Il rame è un elemento presente in piccolissime quantità nell’organismo umano (circa 50-110 mg in un adulto), ma quelle piccolissime quantità sono indispensabili per il corretto svolgimento di innumerevoli reazioni metaboliche fondamentali e per l’integrità e le funzioni di diversi organi e apparati, compresi pelle, capelli e unghie.

Gli standard nutrizionali medi della dieta occidentale, in genere, permettono di soddisfare pienamente il fabbisogno quotidiano di rame. Tuttavia, in presenza di particolari condizioni che ne riducono l’assorbimento durante la digestione o che ne aumentano le richieste da parte dell’organismo, può essere necessario ricorrere a integratori alimentari a base di rame (spesso, in forma di rame gluconato o bisglicinato), come unico componente o nel contesto di mix di oligoelementi.

Vediamo perché il rame è così importante per l’uomo e quali sono le situazioni nelle quali può essere vantaggioso integrarlo.

Cos’è il rame: proprietà e benefici per l’organismo

Il rame è un elemento essenziale per l’organismo, poiché svolge un ruolo insostituibile come cofattore per l’attività di molti enzimi (chiamati per questa ragione cuproenzimi), coinvolti per esempio nella produzione di energia cellulare a partire dai nutrienti (soprattutto, dagli acidi grassi), nel trasporto del ferro dal fegato al midollo osseo (dove vengono prodotti i globuli rossi e le altre cellule del sangue), nel funzionamento del sistema nervoso centrale, nell’attività delle difese immunitarie e nella pigmentazione di pelle e capelli.

Il rame è, inoltre, fondamentale per la protezione delle cellule dallo stress ossidativo poiché uno dei principali enzimi antiossidanti presenti nell’organismo, la superossido dismutasi, richiede questo elemento per poter degradare i radicali liberi e le altre specie reattive dell’ossigeno (ROS) continuamente prodotti durante il normale metabolismo energetico e in modo particolarmente massiccio durante il lavoro muscolare, la pratica di sport impegnativi, patologie infettive, stati infiammatori rilevanti (come quelli presenti in caso di ferite o interventi chirurgici) e periodi di forte stress psicoemotivo.

In bambini e adulti sani che seguono una dieta varia e bilanciata il riscontro di deficit significativi di rame è abbastanza raro. Nelle situazioni in cui si instaura, di norma in associazione a carenze nutrizionali o a patologie specifiche, i sintomi caratteristici comprendono:

  • anemia (simile a quella dovuta alla carenza di ferro);
  • osteoporosi o alterazioni dello sviluppo di ossa e denti;
  • ipopigmentazione di pelle e capelli;
  • eccesso di colesterolo nel sangue (ipercolesterolemia) e altre alterazioni del metabolismo lipidico;
  • disturbi del tessuto connettivo e del derma (che alterano il tono e l’elasticità della pelle);
  • difetti di controllo muscolare, con conseguenti difficoltà nell’eseguire movimenti volontari (atassia);
  • problemi di circolazione del sangue (segnalati, per esempio, dalla comparsa di gonfiore alle gambe e cellulite);
  • aumento del rischio di infezioni batteriche e virali (come faringite batterica, malattie esantematiche dei bambini e influenza).

 

Perché il rame fa bene a pelle e capelli

Per quanto riguarda in particolare la pelle e gli annessi cutanei (peli, capelli e unghie), il rame svolge un ruolo fondamentale a più livelli, come cofattore di enzimi chiave per l’integrità, la salute e la bellezza dell’epidermide di viso e corpo, capelli e unghie.

Innanzitutto, nel derma (che è lo strato profondo della cute, posto sotto l’epidermide), il rame stimola la proliferazione dei fibroblasti (cellule caratteristiche del tessuto connettivo) e promuove la produzione delle proteine della matrice extracellulare (principalmente, collagene ed elastina), che garantiscono il tono, la resistenza e l’elasticità della pelle. Il continuo rinnovamento dei fibroblasti e la corretta produzione di elastina e collagene sono fondamentali per garantire alla cute proprietà meccaniche ed estetiche ottimali, nonché per supportarne la rigenerazione dopo insulti ambientali e ferite.

Agendo su enzimi specifici (come la lisil ossidasi, LOX), il rame contribuisce anche a stabilizzare la matrice extracellulare dopo che è stata formata, aumentando i legami crociati tra alcuni aminoacidi che compongono il collagene e l’elastina, migliorando così il tono e la resistenza della pelle.
Come già accennato, un’azione importantissima del rame riguarda il suo coinvolgimento nell’attività del superossido dismutasi, il principale enzima antiossidante presente nella pelle, fondamentale per proteggerla dagli effetti dannosi dei radicali liberi prodotti sia durante il normale metabolismo energetico cellulare sia in risposta alle sollecitazioni esterne (in particolare, l’esposizione ai raggi solari).

L’attività antiossidante è, inoltre, cruciale per contrastare i fenomeni di invecchiamento cutaneo, sia quello di tipo intrinseco sia quello legato all’esposizione ai raggi UvA e UvB (fotoaging). In aggiunta, il rame è un cofattore essenziale per il funzionamento della tirosinasi, enzima chiave per la sintesi della melanina, il pigmento naturale presente in pelle e capelli, di cui determina il colore. È stato, infatti, osservato che in condizioni di carenza di rame possono manifestarsi alterazioni della pigmentazione cutanea e dei capelli, fino a situazioni simili all’albinismo.

Alimenti con rame: quali sono e fabbisogno

Ma quanto rame bisogna assumere ogni giorno per soddisfare il fabbisogno del corpo umano?
Per gli adulti, secondo quanto riportato nel Regolamento (UE) 1169/2011, il valore nutritivo di riferimento (VNR) per il rame è pari a 1 mg.

Come per gli altri nutrienti essenziali per la salute e il benessere fisico e psicologico (vitamine e altre sostanze ad azione antiossidante, sali minerali, oligoelementi specifici ecc.), a qualunque età, la fonte primaria da considerare per una corretta assunzione di rame è quella alimentare.

I cibi che contengono maggiori quantità di rame comprendono:

  • il fegato e altri organi di animali (rene, polmone ecc.);
  • i crostacei e i frutti di mare (che vanno, però, consumati con moderazione in quanto ricchi di colesterolo);
  • il pesce (che contiene anche proteine nobili e acidi grassi essenziali omega-3, importanti per il cuore e la circolazione del sangue);
  • i legumi (soprattutto, fagioli e lenticchie) e i semi (per esempio, quelli di girasole, ottima fonte anche di acido folico);
  • la frutta secca (in particolare, nocciole, noci e mandorle, ricche anche di acidi grassi essenziali omega-6 e magnesio, utili per il sistema nervoso e contro l’insonnia);
  • i cereali integrali, la crusca di frumento e di segale;
  • i funghi (che sono anche una buona fonte vegetale di vitamina D) e il cacao/cioccolato;
  • il lievito di birra (Saccharomyces cerevisiae) e i prodotti che lo contengono.

 

Altre fonti dietetiche nelle quali il rame è presente non come componente naturale, ma come “contaminante utile”, sono l’acqua del rubinetto erogata da impianti idraulici con tubature in rame e i cibi cucinati in pentole di rame.

Consumare questi alimenti ogni giorno, in uno o più pasti, nel contesto di una dieta sana, varia e bilanciata permette di mantenere una concentrazione di rame nel sangue e nei tessuti adeguata.

Quando e perché scegliere un integratore con rame

L’assunzione di un integratore alimentare contenente rame (liquido o in compresse, monocomponente o inserito nel contesto di formulazioni più complesse, per esempio insieme ad altri minerali come calcio e fosfato) può essere necessaria in tutte le circostanze in cui la dieta abituale non permette di ottenerne quantità sufficienti a soddisfare le necessità nutrizionali dell’organismo oppure quando il fabbisogno quotidiano individuale aumenta in modo transitorio o cronico a causa di condizioni mediche specifiche.

In particolare, è consigliabile una supplementazione di rame in caso di:

  • ustioni e per supportare la rigenerazione della pelle;
  • diarrea o condizioni di alterato assorbimento, presenza di patologie intestinali croniche (malattie infiammatorie croniche intestinali, sindrome dell’intestino irritabile, celiachia, intolleranza al lattosio ecc.);
  • allergie alimentari che impediscono il consumo di vari cibi contenenti rame;
  • diete restrittive per il controllo del peso corporeo o disturbi del comportamento alimentare che limitano quantità e varietà dei nutrienti assunti (anoressia, ortoressia ecc.);
  • insufficienza renale;
  • patologie del pancreas;
  • esiti rilevanti di chirurgia gastrica o intestinale (rimozione di parte dello stomaco o dell’intestino);
  • stress fisico e/o psichico intenso e/o persistente, che aumenta i processi ossidativi e la produzione di radicali liberi nell’organismo.

 

Gli integratori alimentari di rame disponibili in commercio, assunti secondo le modalità d’uso indicate sulla confezione o nelle quantità e per il periodo di tempo prescritti dal medico, sono sicuri e non comportano problemi di sovradosaggio.

Nella maggioranza dei casi, per prevenire situazioni di deficit lieve-moderato è sufficiente assumere integratori alimentari di rame acquistabili in farmacia senza ricetta, in compresse o in altre formulazioni da assumere per bocca.

Il ricorso a integratori a base di rame dovrebbe essere valutato con il supporto del medico se si soffre di problemi delle vie biliari (per esempio, infiammazione o calcolosi biliare), patologie del fegato (che potrebbero comportare un aumento dei livelli di rame nel sangue) o malattia di Wilson (condizione caratterizzata dalla presenza di un eccesso di rame nell’organismo). È, inoltre, importante chiedere l’opinione del medico prima di assumere una supplementazione di rame se si stanno assumendo farmaci (o rimedi naturali) per la cura di malattie specifiche, per evitare interazioni sfavorevoli tra i diversi principi attivi che potrebbero comportare effetti collaterali oppure una riduzione dell’efficacia dei trattamenti.

Fonti

  • European Food Safety Agency (EFSA) - Panel on Dietetic Products, Nutrition and Allergies (NDA). Scientific Opinion on the substantiation of health claims related to copper and protection of DNA, proteins and lipids from oxidative damage(ID 263, 1726), function of the immune system (ID 264), maintenance of connective tissues (ID 265, 271, 1722), energy-yielding metabolism (ID 266), function of the nervous system (ID 267), maintenance of skin and hair pigmentation (ID 268, 1724), iron transport (ID 269, 270, 1727), cholesterol metabolism (ID 369), and glucose metabolism (ID 369)pursuant to Article 13(1) of Regulation (EC) No 1924/20061EFSA. EFSA Journal 2009;7(9):1211. https://efsa.onlinelibrary.wiley.com/doi/pdf/10.2903/j.efsa.2009.1211
  • National Institute of Health – Office of Dietary Supplements. Copper - Fact Sheet for Health Professionals https://ods.od.nih.gov/factsheets/Copper-HealthProfessional
  • Mayo Clinic. Copper Supplement (Oral Route, Parenteral Route). https://www.mayoclinic.org/drugs-supplements/copper-supplement-oral-route-parenteral-route/description/drg-20070120
  • Borkow G et al. Using Copper to Improve the Well-Being of the Skin. Curr Chem Biol 2014; 8(2):89-102
  • Pickart L, Margolina A. Regenerative and Protective Actions of the GHK-Cu Peptide in the Light of the New Gene. Int J Mol Sci 2018;19(7):1987. doi:10.3390/ijms19071987
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