Macchie bianche sulla pelle: tutte le possibili cause

 

 

Macchie bianche sulla pelle:
tutte le possibili cause

La comparsa di macchie cutanee di un colore più chiaro rispetto a quello normale della cute circostante è un segnale di ipopigmentazione, ovvero scarsa presenza di melanina. Vediamo quali sono le possibili cause e come si possono prevenire.

Colore della pelle: informazioni generali

Il colore della pelle, al di là dell’etnia alla quale si appartiene, è una caratteristica del tutto individuale, determinata da diversi fattori, il più importante dei quali è rappresentato dalle caratteristiche della melanina. La melanina, infatti, è una sostanza endogena fondamentale per il corretto funzionamento della pelle, in quanto ricopre un ruolo di primaria importanza nella protezione dai raggi solari e nell’apporto di pigmentazione. La tonalità della pelle che ciascuno di noi possiede, infatti, dipende in primo luogo dalla quantità, dalla qualità e dal modo in cui questo pigmento è distribuito nelle cellule della cute. Per esempio, le persone con un colore della pelle più scuro tendono ad avere una concentrazione di melanina più elevata rispetto a quelle con la pelle più chiara.

In generale, è possibile classificare la melanina in due principali tipologie, che determinano intensità e colore di pelle e capelli, differenziandosi per struttura molecolare e ruolo svolto:

  • eumelanina: è responsabile delle tonalità più scure di pelle, capelli e occhi;
  • feomenalina: è responsabile dei toni più chiari di pelle, occhi e capelli.

 
Sono il rapporto e la combinazione di queste due tipologie di melanina a definire la gamma completa di colore della pelle di ciascun individuo.

Possibili cause della comparsa di macchie bianche sulla pelle

La comparsa di macchie di colore chiaro sulla cute può essere dovuta a molte cause diverse, i principali fattori che possono provocarle sono:

  • condizioni autoimmuni (per esempio, la vitiligine);
  • infezioni fungine (per esempio, la pitiriasi versicolor);
  • traumi della pelle dovuti a escoriazioni o eccessiva esposizione al sole;
  • ulteriori condizioni mediche differenti dalle precedenti.

 

Anche l’invecchiamento può essere una conseguenza della comparsa di macchie bianche sulla pelle, in quanto con l’avanzare dell’età i melanociti (ovvero le cellule responsabili della produzione di melanina) si riducono.

Così come le cause di questa alterazione della pigmentazione possono essere diverse, anche le caratteristiche delle macchie bianche cutanee possono differire tra loro per la forma, le dimensioni, le zone del corpo in cui compaiono e i fastidi che possono provocare.

Vitiligine

La vitiligine è un’alterazione della pigmentazione cutanea, la cui causa non è ancora conosciuta. Potrebbe essere una malattia autoimmune – nella quale, cioè, il sistema immunitario aggredisce per errore le cellule dell’organismo – che provoca un’alterazione della funzionalità dei melanociti, cioè le cellule responsabili della produzione della melanina. Quest’anomalia porta alla formazione di chiazze bianche sulla pelle del corpo, che possono avere dimensioni anche molto estese e sono generalmente permanenti.

Probabilmente nello sviluppo della vitiligine ha un ruolo anche la predisposizione genetica, e la presenza di diversi casi in famiglia è spesso un elemento importante per la diagnosi. Inoltre, particolari situazioni di stress intenso e prolungato e di calo delle difese immunitarie potrebbero contribuire allo sviluppo e al peggioramento dei sintomi.

In ogni caso, la vitiligine non è contagiosa, non provoca dolore, al massimo prurito in alcuni casi, e non è pericolosa per la salute. È una condizione piuttosto diffusa, che colpisce circa l’1% della popolazione, con la stessa frequenza su uomini e donne di tutte le età, anche se si manifesta più spesso nei soggetti adulti, dopo i 20 anni di età. Queste chiazze possono presentarsi su qualsiasi zona della pelle, ma sono più comuni su viso (soprattutto ai contorni della bocca e degli occhi), collo, sulle dita e sul dorso delle mani e nelle pieghe cutanee dei polsi, degli avambracci, dei gomiti e delle ginocchia.

Inizialmente, le macchie si presentano chiare con la parte centrale più bianca rispetto all’area circostante, mentre i bordi possono essere lisci o irregolari e contornati da un’area iperpigmentata, ovvero più scura. Tale condizione, però, non si presenta in maniera uniforme nei soggetti colpiti: alcune persone, infatti, riscontrano macchie bianche molto piccole, altre macchie bianche estese in aree vaste del corpo. Le macchie bianche dovute alla vitiligine sono generalmente permanenti, ma a parte la pigmentazione anomala la pelle è sana.

Pitiriasi versicolor

La pitiriasi versicolor (conosciuta anche con il nome di tinea versicolor) è una micosi, cioè un’infezione cutanea dovuta a un particolare tipo di fungo (Pityrosporum orbicolare o Malassezia furfur) che è normalmente presente sulla pelle e generalmente non provoca disturbi; tuttavia, in alcuni soggetti predisposti e in determinate situazioni questo può moltiplicarsi in maniera eccessiva e diventare aggressivo. La crescita di questo fungo interferisce con la normale pigmentazione della pelle, originando piccole macchie.

Come la vitiligine, la pitiriasi versicolor non è contagiosa e, oltre alla comparsa di macchie bianche sulla pelle (soprattutto nella parte alta del corpo) e talvolta di lieve prurito, non provoca altri problemi per la salute. Questo tipo di disturbo della pigmentazione cutanea colpisce prevalentemente gli adolescenti e i giovani adulti di entrambi i sessi, ma può comparire a ogni età e ha la tendenza a ripresentarsi periodicamente (recidive).

Tale condizione è conosciuta anche con il nome di “fungo di mare”, perché le macchie bianche tendono generalmente a manifestarsi dopo il periodo estivo: in realtà, si tratta di un termine improprio, in quanto l’infezione non è favorita dal mare, ma le lesioni cutanee tendono ad essere più evidenti quando l’abbronzatura scompare.

I principali fattori di rischio che favoriscono lo sviluppo della pitiriasi versicolor sono:

  • l’ambiente caldo e umido (tipico, ad esempio, delle piscine);
  • la sudorazione eccessiva;
  • la pelle grassa;
  • la malnutrizione;
  • i cambiamenti ormonali;
  • un indebolimento delle difese immunitarie.

 

Nei neonati le macchie legate a questa condizione appaiono tondeggianti, più chiare del normale colorito della pelle (ipocromie), lisce o ricoperte da sottili squame e si diffondono prevalentemente sul viso; negli adulti e negli adolescenti, invece, le chiazze sono tondeggianti, grandi qualche millimetro, di colore variabile (possono essere rosacee, brunastre o decolorate) e presenti principalmente sul tronco e alla radice degli arti (mano e braccio) superiori.

Pitiriasi alba

Anche un altro tipo di pitiriasi, la pitiriasi alba, si manifesta con macchie bianche sulla pelle; si tratta di una delle condizioni dermatologiche più diffuse, le cui esatte cause non sono note. Si sa, però, che si manifesta prevalentemente nei bambini e negli adolescenti, più frequentemente maschi, con carnagione scura e pelle molto secca o con predisposizione ad allergie o ad altre malattie cutanee come la psoriasi e la dermatite atopica. Anche l’esposizione ai raggi solari, nei soggetti predisposti, può aumentare il rischio di scatenare il disturbo.

La pitiriasi alba non provoca sintomi (ha un decorso benigno), se non le piccole macchie bianche e a volte un leggero prurito. Queste si presentano prevalentemente sul viso (in particolare sulla fronte, sugli zigomi e sulle guance), ma possono interessare anche il collo, il tronco, il dorso e gli arti; la loro dimensione varia solitamente tra 0.5 e 2 cm di diametro, ma possono anche essere più estese. Inizialmente le macchie appaiono rossastre e in rilievo, per poi diventare bianche e accompagnate da un lieve prurito e da pelle secca e desquamata. Solitamente queste macchie compaiono in gruppo di circa 4-5 (ma possono arrivare anche a 20).

Tale condizione, comunque, non è contagiosa e non richiede uno specifico trattamento in quanto si risolve spontaneamente.

Ipomelanosi guttata idiopatica (o macchie solari)

L’ipomelanosi guttata idiopatica è un’altra alterazione della pigmentazione cutanea che provoca la comparsa di piccole macchie bianche sulla pelle.

Questa condizione colpisce prevalentemente soggetti di età avanzata (dopo i 50/60 anni) ed è legata a un danneggiamento cronico dei melanociti in seguito a un’eccessiva e scorretta esposizione alla luce solare nel corso della vita.

La manifestazione di questo disturbo della pigmentazione sono delle macchioline bianche tondeggianti, che si presentano soprattutto su mani, braccia, gambe e viso (ovvero sulle zone più tipicamente esposte alla radiazione solare). In ogni caso, l’ipomelanosi guttata idiopatica non è pericolosa per la salute e non è contagiosa.

Ipopigmentazione post-traumatica

Un’altra possibile causa della comparsa di macchie bianche sulla pelle sono i traumi subiti dalla cute, per esempio in caso di incidenti, interventi chirurgici, trattamenti abrasivi o epilazione laser eccessivamente aggressiva.

In questi casi la pelle subisce un danno che tende a ripararsi spontaneamente, dando però origine a una cicatrice, la cui colorazione risulta più chiara rispetto alla normale tonalità della cute.

Altre possibili cause

Oltre a quelle sopra elencate, esistono alcune ulteriori condizioni che possono portare alla comparsa di macchie bianche sulla cute. Tra queste, per esempio, rientrano: 

  • Ipossia cutanea: la mancanza di ossigeno nella cute (provocata, per esempio, dal freddo intenso o dalla pressione esercitata in maniera costante sulla pelle) può provocare la comparsa di macchie bianche;
  • Miliaria: è una sindrome da ritenzione sudorale che si manifesta con piccole sacche bianche in rilievo sulla superficie della pelle, piene di liquido e indolori.

Sintomi associati

La sintomatologia associata alla comparsa di macchie bianche sulla pelle varia, chiaramente, a seconda della causa scatenante. In generale, però, ci sono alcune caratteristiche comuni a più condizioni, tra cui:

  • chiazze bianche o depigmentate;
  • prurito o bruciore nell’area coinvolta;
  • secchezza della pelle;
  • aumentata sensibilità al freddo e/o al caldo nell’area interessata;
  • desquamazione della pelle;
  • modifiche nella texture della cute.

 

Nel caso in cui si riscontrino questi sintomi è sempre consigliato rivolgersi al proprio medico o a un dermatologo per ottenere una valutazione accurata della condizione e individuare il trattamento più appropriato al singolo caso e alla relativa condizione.

Come trattare le macchie bianche sulla pelle?

Se si nota la comparsa improvvisa di macchie bianche sulla cute è bene rivolgersi al medico di base che, una volta valutata la condizione specifica, saprà indirizzare i pazienti presso lo specialista di riferimento per ottenere una diagnosi precisa della causa che le ha provocate.

Il dermatologo raccoglierà informazioni sui sintomi e sulla eventuale familiarità per determinate malattie cutanee ed effettuerà una visita specialistica per esaminare le macchie e individuare il problema, approfondendo la situazione, se necessario, con esami specifici. Una volta ottenuta la diagnosi, il dermatologo saprà suggerire i rimedi ed eventuali terapie più indicate.

Sebbene ogni specifica condizione richieda un trattamento differente, di seguito sono riportati i principali rimedi utilizzati per trattare le macchie bianche sulla pelle:

  • farmaci antifungini: sono utili per ridurre la proliferazione dei funghi, nel caso in cui la causa sia un’infezione fungina;
  • corticosteroidi topici: se applicati sulla zona (sottoforma di crema o unguenti), aiutano a ridurre l’infiammazione e migliorare l’aspetto delle chiazze;
  • fototerapia: è una terapia che sfrutta la luce ultravioletta per stimolare la produzione di melanina sulla cute;
  • prodotti idratanti ed emollienti: utilizzare creme e prodotti con queste caratteristiche è utile per alleviare la secchezza e l’irritazione associata alle macchie bianche.

 

È fondamentale ricordare, comunque, che questo rappresenta un elenco non esaustivo di possibili cure e trattamenti e che ogni condizione specifica può essere risolta o attenuata solo con un intervento mirato.

Per quanto riguarda la vitiligine, per esempio, non esiste una cura in grado di risolvere il problema in modo definitivo, ma con alcune misure si può controllare il disturbo e ridurre l’effetto delle sue manifestazioni, migliorando l’aspetto e il colore della pelle. I soggetti affetti da vitiligine ma con una carnagione chiara possono ricorrere all’abbronzatura, prestando particolarmente attenzione all’esposizione solare e proteggersi con fattore di protezione alto, per rendere le macchie quasi impercettibili, mentre nel caso in cui le chiazze siano molto piccole è possibile ricorrere al “camouflage” o “trucco terapeutico”, ricoprendole con una crema cosmetica appositamente studiata.

Nel caso in cui, invece, in cui le macchie bianche siano dovute alla pitiriasi versicolor, lo specialista suggerirà l’utilizzo di farmaci antimicotici (capaci di inibire la proliferazione dei funghi) da applicare direttamente sulla pelle, oltre all’accurata pulizia con detergenti e prodotti a pH acido. In casi più rari, quando la condizione è particolarmente estesa o è necessaria una rapida guarigione, il medico può anche prescrivere una terapia antimicotica orale. Queste terapie sono efficaci per bloccare l’infezione, ma spesso non consentono di ottenere una guarigione definitiva e di eliminare le macchie bianche nel breve periodo, in quanto questi farmaci non stimolano la ripresa della produzione di melanina bloccata dal fungo.

La pitiriasi alba, invece, non richiede alcun trattamento farmacologico e si risolve da sola nel corso del tempo. Può essere utile, però, applicare con costanza delle creme idratanti per la pelle secca (soprattutto durante le stagioni più fredde), per ridurre la secchezza e prevenire nuove manifestazioni del disturbo. In estate, invece, è consigliata l’applicazione di una crema solare con SPF alto.

Prevenzione

Per prevenire la comparsa di macchie bianche sulla cute, in generale, è importante proteggerla dai raggi solari, in quanto questi sono tra i principali responsabili dell’invecchiamento cutaneo. A tale scopo, si dovrebbe:

  • applicare sempre una protezione solare dai raggi ultravioletti (UVB) adeguata al proprio tipo di pelle (fototipo);
  • evitare di esporsi al sole durante le ore più calde della giornata (tra le 10:00 e le 15:00);
  • utilizzare ogni giorno una crema idratante con SPF;
  • indossare indumenti adatti a proteggersi dal sole;
  • indossare cappelli e copricapi a tesa larga.

 

Questi accorgimenti consentono anche la prevenzione degli altri possibili danni da eccessiva esposizione ai raggi solari, come le scottature e gli eritemi solari.

Anche alcuni integratori alimentari, se appositamente formulati, possono contribuire a mantenere una sana pigmentazione della pelle.

Quando consultare il medico

Nella maggior parte dei casi, la comparsa di macchie bianche sulla pelle non è preoccupante; nonostante questo è fondamentale sottoporsi a una visita di controllo da un dermatologo per escludere eventuali condizioni sottostanti.

In particolare, è importante rivolgersi al proprio medico per ottenere un consulto, nei casi in cui:

  • la condizione non sembra migliorare nonostante i trattamenti intrapresi;
  • la condizione si ripresenta continuamente;
  • le macchie si diffondono ad altre zone del corpo;
  • le macchie bianche sono associate a dolore e prurito.

In sintesi

Le macchie bianche sulla pelle possono comparire a causa di diversi fattori, tra cui patologie autoimmuni, come la vitiligine, infezioni fungine, come la pitiriasi versicolor, traumi della pelle o eccessiva esposizione ai raggi solari. A seconda della causa che le ha scatenate, le chiazze bianche possono presentarsi con caratteristiche differenti ed essere associati a innumerevoli altri sintomi, tra cui il prurito, il bruciore e la secchezza della pelle. Per individuare l’esatta causa è fondamentale rivolgersi al proprio medico di base o a un dermatologo, che valuteranno il singolo caso e individueranno il trattamento più adeguato. Nel caso di infezioni fungine, il medico suggerirà l’utilizzo di farmaci antimicotici, mentre in altri casi potrebbero rivelarsi strumenti utili la fototerapia, i corticosteroidi topici e le creme idratanti e/o emollienti. Poiché anche l’invecchiamento gioca un ruolo cruciale nella salute della pelle, è fondamentale adottare strategie di prevenzione atte soprattutto alla protezione della cute dai raggi solari.

FAQ

Le macchie bianche sulla pelle sono pericolose?
La maggior parte delle macchie bianche che si presentano sulla pelle sono innocue e tendono a scomparire spontaneamente. Esistono casi, però, in cui queste indicano una condizione di base che richiede l’attenzione medica; è fondamentale, quindi, consultare degli specialisti per ottenere una diagnosi corretta in merito alla condizione.

Come si può prevenire la comparsa di macchie bianche sulla pelle?
Una delle prime strategie da adottare per prevenire la formazione di macchie e puntini bianchi sulla pelle è quella di proteggersi dai raggi solari, utilizzando una protezione con SPF alto.

Come si eliminano le macchie bianche dalla pelle?
Il trattamento delle macchie bianche sulla pelle dipende dalla condizione che le ha causate. In particolare, se si tratta di un’infezione fungina si può ricorrere all’uso di antimicotici, mentre in altri casi possono essere utili la fototerapia, i corticosteroidi topici e l’utilizzo di prodotti idratanti.

Fonti

  • Mayo Clinic. Vitiligo.
  • National Health Service. Vitiligo.
  • Mayo Clinic. Tinea versicolor.
  • National Health Service. Pityriasis versicolor.
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