Capelli crespi, secchi e sfibrati? Cause, rimedi migliori e cosa evitare

A cura di Anna Del Prete

Capelli crespi, secchi e sfibrati? Cause, rimedi migliori e cosa evitare

A cura di Anna Del Prete

Sono in tanti al mondo, soprattutto donne (ma anche uomini e, a volte, bambini) ad avere una chioma difficile da gestire a causa dell’effetto crespo dei propri capelli. I capelli crespi sono infatti poco disciplinati e si presentano poco idratati, rovinati e sfibrati.

Cause dei capelli crespi

Se si cercano le cause dell’effetto crespo, bisogna innanzitutto specificare che – come molte caratteristiche che riguardano il nostro corpo – esiste una grandissima variabilità tra individui, dovuta a una diversa composizione del capello, a sua volta legata a motivi genetici: ci saranno quindi persone più predisposte a sviluppare i capelli crespi e altre, più fortunate, che anche senza troppi accorgimenti non incapperanno mai in questa fastidiosa condizione.

Caratteristica principale dell’effetto crespo sono i capelli secchi, ossia che presentano un elevato grado di disidratazione. La superficie esterna del capello è completamente ricoperta da scaglie molto piccole, organizzate in strati e leggermente sovrapposte tra loro, che proteggono le parti più interne del fusto (midollo e corteccia) dagli agenti esterni. Queste piccolissime “tegole” che ricoprono completamente il fusto si chiamano cuticole, e il numero di strati di cuticole (a volte ci si riferisce a questa parte del fusto con il termine generale di cuticola) diminuisce a mano a mano che dalla radice ci si sposta verso la parte terminale del capello: per questo le punte sono tendenzialmente molto delicate e più suscettibili a danni e sfibramenti (le cosiddette “doppie punte”).

Quando il capello non è sufficientemente idratato si secca, e le cuticole – che normalmente sono quasi attaccate tra loro – si sollevano in modo da poter assorbire umidità dall’ambiente esterno. Non è quindi vero, come si sente dire spesso, che l’umidità causa i capelli crespi: piuttosto, in situazioni di presenza di un alto tasso di umidità, il fenomeno è più evidente perché le ciocche possono assorbire dall’esterno l’acqua di cui hanno bisogno e si hanno quindi i capelli “gonfi”.

Un altro fattore che rende i capelli poco morbidi e lucenti è un deficit proteico. Elemento fondamentale per la struttura del fusto (la parte di capello che emerge dalla cute del cuoio capelluto) è infatti la cheratina, una proteina composta da 18 aminoacidi localizzata a livello della corteccia. Un discorso simile è valido anche per le diete povere di lipidi e acidi grassi, elementi che contribuiscono alla salute del fusto capillare.

Infine, esistono molti trattamenti che, se eseguiti senza le dovute precauzioni, aggrediscono i capelli aumentando il rischio di rovinarli: innanzitutto il calore, dato da diversi strumenti utilizzati nella fase di asciugatura e “messa in piega” (phon, arricciacapelli, e piastra per lisciare i capelli), che se da un lato aiutano a conferire alla chioma l’aspetto desiderato, dall’altro la “seccano” in maniera non naturale. Un altro rischio spesso sottovalutato è quello dato da trattamenti chimici frequenti quali colorazioni e permanenti, o ancora dall’uso quotidiano ed eccessivo di prodotti cosmetici (lacche, cere, gel ecc.); il normale posizionamento delle cuticole può essere alterato anche da un attrito meccanico eccessivamente ripetuto, come quello dato da una spazzolatura troppo frequente.

Tutti questi fattori, è bene ribadirlo, influiscono sulla struttura e sulla salute dell’intero capello, anche se spesso gli effetti più marcati si notano a livello della loro parte terminale, ossia delle punte. Il perché è presto detto: i capelli crescono in media di un centimetro al mese, quindi quando osserviamo le punte di capelli lunghi 25 cm stiamo osservando una porzione del fusto che ha poco più di due anni di vita. Durante questo periodo il capello ha subìto centinaia di lavaggi, asciugature, procedure chimiche quali colorazioni e permanenti (ecco perché i capelli colorati sono più suscettibili) e l’esposizione ad agenti atmosferici e smog, che ne minano l’integrità e la lucentezza.

Il problema dei capelli crespi non è quindi prerogativa di un solo tipo di capello: possono avere un effetto crespo i capelli lisci, così come i capelli mossi o i capelli ricci (sia nell’uomo sia nella donna).

Rimedi contro i capelli crespi

Farsi la coda di cavallo o la treccia può aiutare a mascherare il problema (perlomeno temporaneamente), ma di certo non rappresenta una soluzione per eliminare l’effetto crespo, alla cui base ci sono dei capelli danneggiati.
I rimedi per i capelli crespi si basano, pur con approcci diversi, su una strategia comune: quella di ripristinare la naturale e composizione chimica dei capelli, in particolar modo dei loro strati più superficiali.
Il primo, e per certi versi scontato, comportamento protettivo è, quindi, quello di assumere una dieta equilibrata in nutrienti utili per la struttura dei capelli.
Un aiuto può anche arrivare da integratori con formulazioni specifiche, contenenti oligominerali e vitamine cruciali per la produzione della cheratina.
Gli integratori alimentari possono essere assunti sia regolarmente, come supporto alla dieta, sia in particolari situazioni di stress fisiologico (come i cambi di stagione), in cui il fabbisogno di questi elementi aumenta.

Esistono poi trattamenti specifici per la cura dei capelli, come quelli a base di cheratina, che, penetrando nella corteccia della fibra capillare, ne migliorano le proprietà meccaniche, riparano le fibre danneggiate e promuovono la formazione di un sano rivestimento superficiale, in modo da prevenire, o quantomeno diminuire, la diffusione dell’acqua dalle fibre dei capelli all’esterno, con conseguente disidratazione.

Si può poi fare ricorso all’utilizzo di maschere nutrienti o di un impacco idratante specifico, a base di oli essenziali (olio di argan, olio di cocco, ai semi di lino ecc.), che, rivestendo i capelli, conferiscono loro una difesa supplementare, uniformando lo strato di cuticole e rendendo i capelli più sani e lucenti.

Come prevenire i capelli crespi

È vero: qualcuno è più predisposto di altri all’insorgenza di capelli crespi. Tuttavia, attraverso una serie di piccoli accorgimenti il rischio può essere ridotto notevolmente.

Innanzitutto è bene prestare attenzione alla scelta dei prodotti per capelli (come shampoo, balsamo o maschera in crema o mousse, lacca ecc.), cercando di preferire cosmetici moderatamente acidi; in generale, infatti, un prodotto a pH acido (minore di 7) tende a chiudere e ad appiattire tra loro le cuticole, al contrario di quelli alcalini che contribuiscono al loro sollevamento.

Bisogna poi stare attenti alla cura dei capelli, soprattutto nelle fasi di lavaggio e di asciugatura che caratterizzano la routine quotidiana: il lavaggio, innanzitutto, non dovrebbe essere troppo frequente; è consigliato l’utilizzo di acqua tiepida (o comunque non bollente) durante il lavaggio, mentre per il risciacquo è meglio utilizzare acqua fredda (il freddo aiuta infatti a ricompattare le fibre del fusto capillare).

Per l’asciugatura il primo passo è quello di tamponare i capelli con un asciugamano fino a quando sono umidi, senza strizzarli (in modo da non sottoporli a torsioni e stiramenti eccessivi). Se si fa ricorso all’utilizzo di un phon, bisogna stare attenti a non avvicinarlo troppo, a non utilizzare un getto d’aria a una temperatura troppo elevata e a distribuire il calore nel modo più uniforme possibile (può essere d’aiuto, in tal senso, il ricorso a un diffusore). Stesso discorso vale anche per le piastre, che dovrebbero essere utilizzate il meno possibile (sia in termini di frequenza, sia di durata del trattamento).

Esistono poi degli strumenti professionali particolarmente efficaci nel contrastare l’effetto crespo: è il caso di phon e altri accessori (come le piastre) che rilasciano ioni negativi (tecnologia ION) in grado di rivitalizzare gli strati più superficiali dei capelli.

Per pettinare i capelli asciutti e prevenire l’effetto crespo è meglio scegliere una spazzola composta da fibre naturali o microfibre, meglio se a setole larghe e con le punte arrotondate (stesso discorso vale per il pettine); attenzione a spazzolarsi con cautela, evitando strappi e movimenti bruschi, e spazzolando i capelli dalla base fino alla punta, in modo da distribuire lungo tutta la loro lunghezza il sebo, una sostanza prodotta dalle ghiandole poste vicino alle radici dei capelli, e fisiologicamente coinvolta nella protezione della struttura del fusto capillare.

Infine, un occhio anche al meteo: soprattutto in estate, o comunque nel caso ci si trovi in un ambiente assolato, caldo e secco, è bene proteggere la testa con un cappello, o un foulard; in vacanza attenzione anche i bagni (sia in mare sia in piscina): cloro e acqua salata sono infatti nemici del delicato equilibrio chimico-fisico dei capelli, perciò dopo il bagno è sempre bene risciacquarli con acqua dolce. 

Capelli crespi: cosa evitare

Per limitare al minimo l’effetto crespo, bisognerebbe cercare quindi di evitare il più possibile gli stress (di natura meccanico-fisica, calore compreso, e chimica) a cui i capelli sono sottoposti, anche a causa di trattamenti troppo frequenti e/o aggressivi.

Anche se il basso costo e l’apparente facilità di realizzazione sembrano una tentazione irresistibile, bisognerebbe poi evitare il ricorso a prodotti non professionali e soluzioni fai da te per un effetto anticrespo, come per esempio l’aceto e gli impacchi di avocado. Meglio, quindi, affidarsi ai consigli di un esperto.

Fonti

  • Sinclair RD (2007) Healthy hair: what is it? J Investig Dermatol Symp Proc. 12(2): 2-5.
  • Elsabe C, Nonhlanhla PK, Malebogo NN (2019) The what, why and how of curly hair: a review. Proc Math Phys Eng Sci. 475(2231): 20190516.
  • Sanad EM, El-Esawy FM, Mustafa AI, Agina HA (2019) Structural changes of hair shaft after application of chemical hair straighteners: Clinical and histopathological study. J Cosmet Dermatol. 18(3):929-935.
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