Doppie punte: come trattarle e prevenirle | LievitoSohn

L’estremità della chioma appare opaca, arida, priva di lucentezza e mostra uno spiacevole effetto crespo. Se poi si osservano i capelli ad uno ad uno, su tutta la lunghezza del fusto, si nota che molte punte si dividono in due, tre o addirittura quattro parti.

Chi ha i capelli lunghi sa bene di che problema si tratta: sono le doppie punte, più esattamente tricoptilosi, una questione soprattutto estetica che parte però da una scarsa salute dei capelli. Ne sono soggette soprattutto le donne perché hanno spesso i capelli lunghi e ricorrono con frequenza a trattamenti chimici e all’uso di piastre e phon per ottenere lo stile desiderato. Le doppie punte possono essere provocate anche da una dieta scorretta, che non causa solo caduta dei capelli, ma può favorire anche la comparsa di queste antiestetiche “biforcazioni”. Un taglio dal parrucchiere è un modo per eliminare le doppie punte dai capelli danneggiati, ma si deve intervenire sulle cause per prevenire la loro formazione.

Cosa sono le doppie punte

Per capire che cosa sono le doppie punte, è opportuno descrivere la struttura del capello.
La base, ossia la radice, è la parte viva, dalla quale si forma il capello stesso a partire dal bulbo, struttura rotondeggiante all’interno del follicolo pilifero. Il bulbo racchiude la papilla dermica, ricca di vasi sanguigni che apportano alla radice acqua, ossigeno e altre sostanze importanti. All’interno del bulbo si forma il fusto, che spunta poi dal cuoio capelluto. In prossimità del bulbo si trovano le ghiandole sebacee, che producono il sebo, una sostanza grassa e untuosa che fuoriesce dal follicolo, avvolgendo il fusto come una sottile pellicola, con funzione nutriente e protettiva.

Il fusto è costituito da tre strati:

  • la parte più interna, il midollo, è un insieme di cellule tondeggianti, disposte l’una sopra l’altra e separate da piccolissime bolle d’aria
  • lo strato intermedio, la corteccia, è formato da melanociti, cellule che contengono la melanina, il pigmento che conferisce il colore ai capelli. I melanociti con il passare degli anni smettono di produrre melanina, facendo così comparire i capelli bianchi. La corteccia contiene anche proteine (come la cheratina), minerali, fosfolipidi, acidi grassi e cere
  • la cuticola o involucro è lo strato più esterno ed è costituita da cellule trasparenti che formano le scaglie. Queste proteggono midollo e corteccia come una sorta di armatura. Un capello in salute, ben idratato e nutrito, ha scaglie compatte che riflettono la luce e la chioma appare luminosa e morbida.

 

Le doppie punte compaiono all’estremità del capello, perché la parte finale è la più “vecchia” del fusto, quella che ha subito più colpi di spazzola e pettine, asciugature al sole o con il phon, trattamenti chimici dal parrucchiere ecc. I grassi naturali nella parte finale del fusto sono praticamente inesistenti, quindi il capello è indifeso. Le scaglie protettive della cuticola si sollevano, non riescono più a proteggere la corteccia e soprattutto il midollo dagli agenti esterni. La cheratina si disgrega, le molecole di acqua evaporano portando con sé cere, grassi e minerali. Le minuscole bollicine presenti nel midollo scoppiano e il fusto, inaridito e sofferente, reagisce dividendosi in due o più punte. In questo caso si parla di tricoptilosi terminale, che coinvolge appunto l’estremità del capello ed è la più frequente. Esiste però anche la tricoptilosi intermedia, che consiste in una fissurazione longitudinale del fusto, sempre legata alla cattiva salute dei capelli a causa di agenti esterni aggressivi o alimentazione scorretta.

Doppie punte: le cause

Come è stato anticipato, le doppie punte compaiono soprattutto nelle chiome di una certa lunghezza. Alle estremità, infatti, è facile avere capelli secchi e fragili perché il fusto nella parte finale è invecchiato, privo della naturale protezione dei grassi naturali che lo nutrono e lo idratano.
I capelli fini e secchi corrono più rischi rispetto ai capelli grassi perché sono più sensibili agli agenti esterni e alle condizioni atmosferiche che, soprattutto in estate, mettono a dura prova il benessere e la salute dei capelli. I raggi solari, infatti, surriscaldano la struttura del capello e ne invecchiano le cellule; inoltre, sollevano le scaglie protettive esterne, raggiungono la cheratina disidratandola e privano di acqua e grassi la pellicola che avvolge il fusto. I capelli appaiono così crespi, opachi, perdono forza e bellezza. Anche il cloro delle piscine e il sale del mare possono creare danni alla chioma, perché riducono le sue difese naturali rendendola arida e difficile da pettinare.
Le doppie punte compaiono anche nella chioma di chi si sottopone spesso dal parrucchiere a colorazione, colpi di sole, trattamenti temporanei o permanenti per eliminare l’effetto crespo, ottenere capelli ricci o per avere una chioma liscia. Le sostanze chimiche che vengono impiegate, infatti, possono alterare la struttura del fusto.
Anche a casa si adottano a volte abitudini che non fanno bene ai capelli, come l’utilizzo di shampoo troppo aggressivi senza un adeguato risciacquo, lavaggi troppo frequenti, l’applicazione di balsamo non abbastanza nutriente, l’uso del pettine sui capelli bagnati. Anche il calore eccessivo della piastra e del phon (a casa come dal parrucchiere) è tra le cause della formazione delle doppie punte. La temperatura elevata infatti disidrata il fusto e fa esplodere le microscopiche bollicine presenti nel midollo e il capello si spacca in due o più parti.
Non dimentichiamo infine che anche una alimentazione scorretta può essere tra le cause di questo problema. Una dieta che non assicuri nutrienti dei quali i capelli hanno bisogno favorisce la crescita di capelli fragili e sottili, che rischiano di essere facilmente danneggiati.

Come prevenire le doppie punte

La soluzione per eliminare le doppie punte è semplice: recarsi dal parrucchiere di fiducia per un taglio di almeno un centimetro sulle lunghezze. In questo modo si eliminano le estremità rovinate e i capelli appaiono subito più lucidi, sani e forti. Tagliare regolarmente i capelli consente quindi anche di prevenirne la comparsa. In aggiunta (o in alternativa per chi vuole far crescere i capelli, mantenendoli però sani)  si deve dedicare una certa cura nella scelta dei prodotti migliori per il lavaggio e lo styling. Lo shampoo deve essere delicato, adatto al proprio tipo di chioma (per esempio, non troppo sgrassante se i capelli sono secchi o sottili) ed è importante dedicare il tempo necessario al risciacquo. Il balsamo nutre i capelli su tutta la lunghezza, scioglie i nodi, ricompatta le estremità sfibrate, ed è quindi insostituibile per prevenire le doppie punte. Se i capelli sono già provati da piastra, phon, colore e permanenti, un paio di volte al mese si può aggiungere un trattamento in grado di riparare ai danni più seri. Dopo lo shampoo, è possibile applicare sui capelli ben risciacquati e tamponati una maschera per capelli nutriente, che si può acquistare seguendo i consigli del parrucchiere, a base per esempio di rimedi naturali come burro di karitè, olio di mandorle, lievito di birra e miele. La maschera deve essere applicata su tutta la chioma, evitando le radici se si hanno i capelli grassi, per almeno venti minuti in modo che le sostanze nutritive penetrino bene a fondo nella fibra dei capelli. Quindi si risciacqua, si tamponano con cura i capelli e si asciugano possibilmente in modo naturale, all’aria oppure con il phon non troppo vicino e regolato su un calore moderato. Il risultato sono capelli morbidi, luminosi e ricchi di volume. Sempre per prevenire le doppie punte è importante proteggere i capelli da raggi solari e caldo intenso e dall’effetto di sale e cloro, applicando un prodotto di qualità, in olio, siero o crema senza risciacquo, quando ci si espone al sole oppure prima di entrare in mare o in piscina.  Le doppie punte si possono anche “riparare” applicando solo sulle estremità, a capelli asciutti, prodotti a base di cheratina e altre sostanze ristrutturanti.

Doppie punte: cosa non fare

Per prevenire le doppie punte è importante evitare alcuni comportamenti sbagliati. È bene per esempio non usare troppo shampoo (la dose giusta è un cucchiaio da minestra per i capelli lunghi) e non dimenticare il balsamo. Dopo un accurato risciacquo, meglio non pettinare i capelli bagnati: l’attrito che si crea con l’acqua li sfibra e li impoverisce. La chioma va invece tamponata con una salvietta morbida e solo dopo si può utilizzare con delicatezza un pettine a denti larghi, in materiale naturale. Il phon non va usato a temperatura troppo elevata e la piastra va regolata al massimo sui 160 gradi, limitandosi a un veloce passaggio. Tinture, colore, permanenti e altri trattamenti chimici andrebbero eseguiti non più di una volta al mese, associati possibilmente a un taglio delle punte. Va evitata infine una dieta povera di proteine, minerali e vitamine.

 

Fonti

  • Won-Soo Lee, Photoaggravation of Hair Aging, Int J Trichology. 2009 Jul-Dec
  • Yoonhee Lee, Youn-Duk Kim, Hye-Jin Hyun, Long-quan Pi, Xinghai Jin, Won-Soo Lee, Hair Shaft Damage from Heat and Drying Time of Hair Dryer, Ann Dermatol. 2011 Nov
  • Fei-Chi Yang, Yuchen Zhang, Maikel C. Rheinstädter, The structure of people’s hair, PeerJ. 2014
  • Yuchen Zhang, Richard J. Alsop, Asfia Soomro, Fei-Chi Yang, Maikel C. Rheinstädter, Effect of shampoo, conditioner and permanent waving on the molecular structure of human hair, PeerJ. 2015
  • Ralph M Trüeb, Hudson Dutra Rezende, Maria Fernanda Reis Gavazzoni Dias, A Comment on the Science of Hair Aging, Int J Trichology. 2018 Nov-Dec
  • Sang-Hun Song, Jong Hyun Lim, Seong Kil Son, Julia Choi, Nae-Gyu Kang, Sang-Min Lee, Prevention of lipid loss from hair by surface and internal modification, Sci Rep. 2019
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