Struttura cuoio capelluto

Il cuoio capelluto è la parte più esterna della testa, cioè la zona di pelle che riveste la scatola cranica ed è ricoperta dai capelli, che la proteggono dai raggi del sole.

È formato da uno strato di cute, al di sotto del quale si trova un ulteriore strato di tessuto sottocutaneo, detto ipoderma; andando ancor più in profondità si trova uno strato sottile di tessuto tendineo (aponeurosi epicranica) nel quale si inseriscono il muscolo frontale e quello occipitale, e il tessuto areolare che lo collega al pericranio, la membrana che avvolge le ossa del cranio.

Com’è composto il cuoio capelluto?

Grazie alla sua struttura complessa e articolata, il cuoio capelluto è in grado di svolgere la sua funzione di protezione e di regolazione della temperatura dell’area cerebrale.
L’epidermide è la parte più esterna della cute, ed è costituita da cinque strati: corneo, lucido, granuloso, spinoso e basale, il più interno. Questa struttura la rende particolarmente resistente ai danni meccanici e in grado di far passare in modo selettivo le sostanze nutritive tra i diversi strati cutanei.
La maggior parte dell’epidermide è costituita dai cheratinociti, cellule specializzate nella produzione di cheratina, la principale componente dei peli, dei capelli e delle unghie, che ha una funzione protettiva nei confronti degli agenti esterni, come le temperature eccessive, i raggi solari, i microrganismi pericolosi ecc. I cheratinociti si formano nello strato più interno dell’epidermide e, durante il loro ciclo vitale risalgono verso la superficie per poi essere eliminati, in un processo chiamato desquamazione.
L’epidermide, poi, è ricoperta dal film idrolipidico, che ha un ruolo importante nel mantenere il corretto stato fisiologico della cute, in quanto ne preserva la corretta idratazione.
Subito sotto l’epidermide si trova il derma, formato da un tessuto elastico e fibroso costituito principalmente da collagene ed elastina, e ricco di vasi sanguigni: il sangue trasporta e distribuisce alla cute le sostanze nutritive necessarie, rimuove quelle di scarto e contribuisce alla termoregolazione delle aree interessate. Il derma contiene anche numerose terminazioni nervose, oltre a essere la sede dei bulbi piliferi, da cui hanno origine i capelli, e delle ghiandole sebacee. Queste ghiandole secernono il sebo, una sostanza oleosa fondamentale per la formazione del film idrolipidico.
Lo strato sottocutaneo, infine, è quello più interno ed è costituito da cellule di grasso (adipose): ha il compito di isolare la pelle dalle strutture interne alla scatola cranica, garantendone quindi la termoregolazione.

I principali problemi del cuoio capelluto

La quantità di follicoli piliferi che si trovano nel cuoio capelluto è definita fin dalla nascita per ogni individuo: se il cuoio capelluto è sano, la testa ospita in media circa 200 capelli per centimetro quadrato, ma il loro numero si riduce con l’avanzare dell’età. La perdita dei capelli, quindi, è un processo fisiologico associato all’invecchiamento, mentre nei bambini la caduta dei capelli avviene per consentire la formazione dei capelli “maturi”. La perdita di una quantità troppo abbondante di capelli può essere reversibile, per esempio se è determinata da condizioni di stress intenso, da cambiamenti ormonali ecc.
Oltre alla caduta dei capelli, altri problemi possono interessare direttamente il cuoio capelluto.
Per esempio, il prurito del cuoio capelluto è una condizione piuttosto diffusa, che in molti casi è associata a bruciore e a dolore. Può essere dovuto all’utilizzo di prodotti detergenti e shampoo contenenti sostanze chimiche irritanti, che rendono la cute secca e favoriscono il prurito; un’altra possibile causa è l’inquinamento atmosferico, così come la pediculosi o allergie a specifiche sostanze con cui il cuoio capelluto entra in contatto, come tinture, shampoo e lozioni. Il prurito spinge le persone a grattarsi e questo favorisce la formazione di lesioni cutanee che possono provocare infezioni.
La forfora è invece un’anomalia diffusa del cuoio capelluto che interferisce con il normale processo di desquamazione: le cellule morte che vengono eliminate dalla superficie del cuoio capelluto sono di solito invisibili, ma può succedere che, per cause non ancora del tutto chiare, le cellule si accumulino, formando chiazze che si distaccano dall’epidermide sotto forma di squame.
La forfora può essere un sintomo della dermatite seborroica o essere associata ad altri problemi, come i capelli grassi. Può essere secca, con piccole squame che si distaccano facilmente, oppure grassa, e in questo caso le squame sono più grandi e di colore giallastro.
La tricodinia, invece, è una sensazione di dolore e fastidio, a volte accompagnati da bruciore, che si percepisce al tatto, soprattutto alla radice dei capelli. Compare tipicamente quando si pettina o si accarezza la chioma e la causa scatenante in molti casi non è chiara, anche se sembra che le situazioni di stress possano avere un ruolo nella comparsa di questo disturbo.
Un altro disturbo del cuoio capelluto è l’iperseborrea, ovvero una produzione eccessiva di sebo dovuta all’attività anomala delle ghiandole sebacee. I primi sintomi sono di solito prurito e dolore al cuoio capelluto, che appare untuoso; anche i capelli assumono un aspetto pesante e opaco. Se non trattata, l’iperseborrea può portare alla caduta dei capelli o allo sviluppo della dermatite seborroica, che provoca di solito un forte prurito e colpisce prevalentemente le persone con pelle del viso piuttosto grassa.
L’iperidrosi, invece, consiste nella produzione eccessiva di sudore da parte delle ghiandole del cuoio capelluto, che appare bagnato e di colore biancastro.
Infine, la psoriasi del cuoio capelluto è una malattia della pelle che provoca eritemi e formazione di squame simili a quelle della forfora, al di sotto delle quali la cute appare infiammata, caratterizzata da chiazze di colore rosso. La psoriasi è una malattia cronica, che quindi tende a ripresentarsi, ma generalmente non provoca perdita di capelli.

Quando il cuoio capelluto è secco o arrossato

Come accade nel resto del corpo, anche la cute del cuoio capelluto può apparire secca. Le cause possono essere molteplici, come per esempio disfunzioni delle ghiandole che producono sudore e sebo, carenza di vitamina A e altre condizioni interne all’organismo che possono causare disidratazione del cuoio capelluto. Anche il freddo intenso, l’utilizzo di shampoo alcalini e con forte azione sgrassante o trattamenti chimici che disgregano la cheratina sono possibili cause di disidratazione della cute della testa. Infine, il phon troppo caldo disidrata la cute e indebolisce la cheratina, contribuendo a rendere secco non solo il cuoio capelluto, ma anche il capello.
Sulla cute del capo può comparire invece un rossore in caso di irritazione dovuta per esempio a un’eccessiva esposizione al sole senza le adeguate protezioni, al contatto con sostanze irritanti o che provocano allergie o all’uso di detergenti e shampoo troppo aggressivi.
Il cuoio capelluto secco o arrossato è particolarmente sensibile e, per ridurre la sensazione di disagio e migliorare la situazione anche dal punto di vista estetico, è importante adottare i rimedi adeguati.
Per farlo, è opportuno prima di tutto avere una diagnosi precisa del problema da affrontare, rivolgendosi al medico, che potrà indicare il trattamento più efficace nel caso specifico.

Come mantenere il cuoio capelluto in salute

Per prevenire e contrastare i fastidi che derivano dai disturbi appena citati, è importante adottare alcuni accorgimenti che possono aiutare a mantenere il cuoio capelluto in salute e, di conseguenza, anche i capelli più sani.
Come per la pelle in generale, anche per il cuoio capelluto vale il consiglio di evitare il più possibile i fattori potenzialmente dannosi, come le sostanze irritanti o che possono provocare allergie.
Per la cura dei capelli e del cuoio capelluto è quindi importante utilizzare prodotti di qualità. In generale, i prodotti per la cura dei capelli e del cuoio capelluto devono essere poco aggressivi, per evitare di rovinare il film lipidico e provocare disidratazione. Lo shampoo, per esempio, deve essere delicato e avere un pH leggermente acido, per rispettare quello del cuoio capelluto e dei capelli.
Se la pelle è sensibile, oltre allo shampoo delicato può essere utile, per prevenire e combattere la cute secca, applicare un olio essenziale, un detergente in crema o in gel a base di collagene o comunque specifico per “normalizzare” il sebo, oppure una maschera o una lozione (olio o spray) a base di sostanze naturali. In natura, infatti, si possono trovare diversi rimedi per i problemi del cuoio capelluto, che il dermatologo potrà indicare in base al singolo caso.
Anche il massaggio della testa con le mani può portare molti benefici: stimola la microcircolazione del sangue e la produzione di sebo per contrastare la cute secca, favorisce l’assorbimento nel cuoio capelluto dei prodotti specifici utilizzati e ha un effetto rilassante, utile contro lo stress, che ha un ruolo nello sviluppo dei problemi del cuoio capelluto.
Inoltre, bisogna ricordarsi che, in caso di calvizie, anche il cuoio capelluto, come le altre zone della pelle, è soggetta agli effetti negativi dei raggi del sole. Per il benessere del cuoio capelluto, quindi, l’esposizione al sole deve seguire le normali precauzioni che si adottano per la pelle del corpo: applicare con una frequenza opportuna una protezione solare specifica per il cuoio capelluto, utilizzare cappelli o comunque coprire la testa, evitare l’esposizione ai raggi ultravioletti nelle ore più calde, reidratare regolarmente la cute al termine della permanenza al sole.
Non va dimenticato, poi, il ruolo di un’alimentazione sana e bilanciata e la possibilità di integrare la dieta con appositi prodotti che consentono di raggiungere un adeguato apporto di micronutrienti importanti per il benessere di pelle e capelli.
Infine, se queste possibili soluzioni non sono sufficienti a eliminare i problemi al cuoio capelluto, è bene rivolgersi al dermatologo per una diagnosi precisa e per individuare le terapie più opportune e mirate a risolvere o almeno a mantenere sotto controllo la causa delle alterazioni del cuoio capelluto e dei fastidi che provocano.

Fonti

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