Croste in testa: le cause e i rimedi più efficaci
Come si manifestano le croste in testa
Le croste sono delle formazioni che si generano nel cuoio capelluto a seguito di una lesione della pelle. Si tratta di un problema fastidioso e antiestetico, spesso confuso con la forfora anche a causa del prurito che provoca nei soggetti che ne sono colpiti.
Tipicamente, questo problema si manifesta sotto forma di zone più o meno estese di cuoio capelluto coperte da squame untuose gialle o di colore bianco quasi argenteo; queste, però, possono essere anche rossastre, nere o marroni.
La formazione di croste sul cuoio capelluto, porta alla secchezza delle aree che circondano le croste stesse. Oltre a questo, le croste in testa possono portare ulteriori sintomi, tra cui:
- sensazione di prurito o bruciore;
- sangue secco, con o senza pus;
- pelle desquamata;
- vesciche o piaghe cutanee;
- cattivo odore;
- perdita dei capelli nell’area colpita.
A seconda della causa scatenante, il disturbo può rimanere confinato sul capo o presentarsi anche a livello delle sopracciglia, della barba, sui baffi o, più in generale, sul viso. I sintomi possono essere più frequenti durante l’inverno e migliorare durante l’estate. Inoltre, possono essere accentuati da fattori come la carenza di sonno e lo stress.
Le croste sono solitamente il segnale che la pelle sta cercando di guarire da una ferita o da una lesione: le piastrine (cellule del sangue), infatti, per riparare il tessuto si uniscono a formare un coagulo, che poi si indurisce dando vita alla crosta. Per questo motivo, grattare continuamente l’area interessata, per esempio dal prurito, può aggravare la condizione. In particolare, se un’area ferita continua a formare crosticine, il tessuto del cuoio capelluto può infiammarsi e cicatrizzare.
In generale, è fondamentale monitorare tutti i sintomi sopraelencati e consultare un medico se questi diventano persistenti o si aggravano, in quanto possono essere segnali di patologie e condizioni che richiedono trattamenti e cure specifiche.
Perché vengono le croste in testa
I motivi per cui ci si può ritrovare con delle croste sul cuoio capelluto possono essere svariati. Sostanzialmente si tratta di problemi dermatologici che colpiscono la pelle che riveste il cranio, ma è bene fare attenzione: da un lato, potrebbe darsi che il cuoio capelluto sia eccessivamente secco, dall’altro, le croste comparse sulla testa potrebbero essere causate da una cute eccessivamente grassa.
Avere un cuoio capelluto eccessivamente oleoso, infatti, può causare irritazione e portare a grattare la cute, favorendo quindi la comparsa di lesioni e la conseguente formazione di croste. Alla base di un cuoio capelluto secco, invece, c’è un’eccessiva perdita di acqua da parte della pelle. In più alcuni prodotti per la cura dei capelli (per esempio certi shampoo), lavaggi eccessivi, acqua troppo calda e applicazione di calore eccessivo possono seccare e irritare la pelle privandola degli oli che produce naturalmente grazie alle ghiandole sebacee. E non finisce qui, perché anche i climi freddi e secchi possono contribuire a seccare il cuoio capelluto. In tutte queste condizioni possono comparire sensazione di prurito e crosticine che si staccano dalla testa in modo simile a quanto succede quando si ha la forfora.
In effetti, anche la forfora è una possibile causa di formazione di croste in testa. In questo caso, però, il problema non è dovuto alla secchezza della cute. Piuttosto, si tratta di una delle possibili manifestazioni della dermatite seborroica, che si manifesta con piccoli pezzi di pelle secca che si staccano dal cuoio capelluto e possono provocare prurito.
Più in generale, le possibili cause della formazione di croste in testa sono:
- la dermatite atopica: conosciuta anche come eczema, è un disturbo infiammatorio che può essere scatenato da diversi fattori (genetici, ambientali e immunitari) e manifestarsi con secchezza cutanea, prurito, arrossamento, vescicole e croste in varie zone del corpo (tra cui il cuoio capelluto);
- la tinea capitis: la tigna dei capelli è associata alla presenza di funghi dermatofiti che si trasmettono attraverso il contatto con oggetti per la cura personale contaminati, con persone infette o con animali da compagnia che ne sono portatori (in particolare gatti) e si manifesta con caduta dei capelli a chiazze, desquamazione cutanea e formazione di croste secche in testa;
- la dermatite seborroica: provocata dal fungo Malassezia furfur, si manifesta con arrossamento, prurito e forfora ed è una delle cause più frequenti di comparsa delle croste in testa;
- la dermatite da contatto: causata dal contatto con sostanze irritanti, può manifestarsi con prurito, arrossamento e croste causate dall’azione di grattare e sfregare la lesione;
- la psoriasi: una condizione della pelle che provoca la comparsa di chiazze rosse sulla testa, che poi si induriscono dando vita a delle crosticine secche di colore bianco/argentato sulla pelle;
- l’impetigine: un’infezione batterica (molto comune fra i bambini) che si manifesta tipicamente con vesciche e piaghe pruriginose sul viso e sulla bocca, le quali possono arrivare a svilupparsi anche sul cuoio capelluto o sull’attaccatura dei capelli;
- la follicolite: un’infezione dei follicoli piliferi (particolarmente comune nelle persone che si radono la testa) che può causare la comparsa di brufoli simili all’acne o croste sul cuoio capelluto;
- l’acne: una condizione della pelle che può causare la comparsa di brufoli e altre lesioni nelle aree del corpo in cui sono presenti follicoli piliferi, compreso il cuoio capelluto;
- i pidocchi: piccoli insetti che vivono nei capelli degli esseri umani e causano un prurito molto intenso, che può portare a grattarsi eccessivamente, provocando piaghe e croste sulla testa;
- le cisti: sacche piene di liquido che si sviluppano sotto la pelle e, scoppiando, possono causare piaghe e croste cutanee.
Oltre a queste condizioni, le croste in testa possono essere provocate anche da semplici lesioni sul cuoio capelluto, dovute a tagli, graffi o eccessivo sfregamento. Queste lesioni, che possono arrivare a causare tanto dolore, devono essere trattate adeguatamente per evitare che si infettino, sviluppando un’infezione.
Infine, vale la pena menzionare una forma specifica di croste in testa è particolarmente nota alle mamme, perché tipica dei bambini nei primi mesi di vita: si tratta della crosta lattea, una condizione che si manifesta proprio sotto forma di croste rosse o giallastre dall’aspetto untuoso, più o meno estese, sulla testa dei neonati. Tale condizione, che solitamente regredisce senza particolari trattamenti, è del tutto naturale e legata a un aumento della secrezione di sebo da parte delle ghiandole sebacee. In caso di dubbi, comunque, è sempre fondamentale rivolgersi al pediatra per ottenere indicazioni e consigli utili per la gestione della condizione.
Come trattare le croste in testa
Una visita di controllo da un medico o da un dermatologo è importante sia per ottenere una diagnosi corretta sia per avere dei consigli sulla soluzione più adatta al proprio caso. Il fastidio può, infatti, essere tale da interferire con il buon sonno o con lo svolgimento delle normali attività quotidiane, creare imbarazzo o far sospettare la presenza di un’infezione cutanea.
Il trattamento delle croste in testa varia chiaramente a seconda della causa sottostante, anche se in generale è consigliato l’uso di shampoo medicati, soprattutto quelli che contengono principi attivi come il ketoconazolo, il tar di carbone e l’acido salicilico, in grado di contrastare le diverse condizioni del cuoio capelluto.
Fortunatamente, quando il problema alla base delle croste è la dermatite seborroica il disturbo potrebbe svanire da solo. La crosta lattea, per esempio, si risolve proprio in questo modo; tutto ciò che bisogna fare è lavare i capelli del piccolo con uno shampoo indicato per i neonati dal pediatra e rimuovere delicatamente le croste che si staccano, utilizzando una spazzola morbida prima di risciacquare lo shampoo. Se la crosta è particolarmente resistente si può anche provare ad applicare oli emollienti sulle aree interessate prima del lavaggio; in genere risultano efficaci se li si lasciano agire per un paio di ore.
Altre volte, purtroppo, la dermatite seborroica deve essere trattata a più riprese e, anche una volta scomparsa, può tornare a presentarsi. In questi casi, il trattamento delle croste localizzate sul cuoio capelluto prevede l’uso di gel, creme, lozioni, detergenti, schiume, shampoo medicati o altri rimedi a base di antimicotici prescritti dal medico. Nel caso della tinea capitis, invece, il medico può prescrivere un farmaco (antibiotico o antimicotico) da assumere per via orale e, consigliare un consulto dermatologico anche alle persone con cui si vive, considerando l’alta contagiosità di tale condizione.
Nel caso della dermatite da contatto e della dermatite atopica si può ricorrere all’uso di farmaci antistaminici e corticosteroidi; nel primo caso vanno ovviamente evitate le sostanze che hanno scatenato la reazione allergica, mentre nel secondo può essere utile ricorrere all’uso di sostanze emollienti per lenire i sintomi.
Sebbene alcuni rimedi casalinghi possano aiutare a ridurre l’irritazione del cuoio capelluto, il modo migliore per trattare le croste sulla testa è agire sulla causa sottostante. L’efficacia di rimedi naturali, infatti, come i prodotti a base di olio di tea tree, degli integratori di olio di pesce o dei gel di Aloe vera non è stata ancora provata; prima di utilizzarli, quindi, è sempre necessario consultarsi con il proprio medico, perché non sono esenti da rischi, per esempio quello di una reazione allergica.
Tra i rimedi casalinghi più gettonati vi sono:
- maschere idratanti per il cuoio capelluto;
- impacchi caldi;
- massaggi con olio di cocco, jojoba o melaleuca caldo;
- applicazione di ingredienti naturali come gel di aloe vera, succo di limone, aceto di mele, burro di cacao, ecc.
In generale, comunque, la regola di base quando si ha a che fare con le croste è non grattarle; queste, infatti, se non vi è alcuna condizione medica di base, guariscono da sole in circa 10-14 giorni.
Come prevenire le croste in testa
I farmaci indicati dal dermatologo e i rimedi naturali possono aiutare a gestire i sintomi di varie condizioni, ma non sono in grado di prevenirli completamente. Per cercare di prevenire la formazione di croste in testa, però, è possibile seguire alcuni semplici consigli:
- assicurarsi che i bambini si lavino le mani regolarmente (per evitare la diffusione delle infezioni);
- lavare regolarmente i capelli per ridurre il rischio di infezione del cuoio capelluto dopo una ferita;
- evitare di toccare o grattare eccessivamente il cuoio capelluto;
- utilizzare shampoo e altri prodotti per i capelli di qualità con una formulazione che non irriti o secchi il cuoio capelluto;
- coprire l’area con una benda e sostituirla quotidianamente;
- utilizzare una protezione solare per proteggere il cuoio capelluto, evitando l’arrossamento della crosta.
Nel caso della dermatite seborroica, per prevenire la formazione di croste in testa è fondamentale un’adeguata igiene quotidiana del cuoio capelluto con uno shampoo delicato, che può aiutare a ridurre l’accumulo di sebo e di cellule morte. Meglio, inoltre, evitare ogni giorno l’uso di prodotti per capelli contenenti alcol: potrebbero riacutizzare il problema, soprattutto se alla sua base c’è una dermatite seborroica o atopica. Per lo stesso motivo è bene evitare shampoo aggressivi, improvvisi cambi di temperatura e stress.
In caso di crosticine in testa, inoltre, si consiglia di utilizzare pettini con punte arrotondate e spazzole con setole morbide, così da ammorbidire l’attrito con la cute che potrebbe portare a staccare le croste.
Infine, curare l’alimentazione quotidiana può essere fondamentale per supportare la salute del cuoio capelluto e, quindi, evitare o quantomeno ridurre la formazione delle croste: evitare potenziali allergeni e garantirsi un apporto adeguato di proteine e tutti i nutrienti necessari all’organismo permette di preservare anche la salute del cuoio capelluto.
Quando consultare il medico
Generalmente le croste sul cuoio capelluto sono innocue e si risolvono senza necessità di particolari trattamenti. Nonostante questo, è fondamentale rivolgersi al medico se le croste:
- sono dolorose o pruriginose;
- non si risolvono dopo pochi giorni;
- continuano a ripresentarsi periodicamente o peggiorano nel tempo;
- sono sulla testa di un bambino piccolo;
- non guariscono nonostante i trattamenti.
Infine, è sempre utile rivolgersi al medico o ad altri esperti (per esempio, un tricologo) in caso di dubbi sulla condizione di salute del proprio cuoio capelluto, così da poter ricevere una valutazione accurata della situazione e, di conseguenza, individuare il trattamento più indicato per la cura.
In sintesi
Le croste sono un fastidioso e antiestetico sintomo che spesso insorge nel cuoio capelluto. Le cause possono essere molteplici e variano da condizioni di salute o disturbi sottostanti (quali la dermatite, la psoriasi e la tigna), alla crosta lattea tipica del neonato, a semplici lesioni dovute a graffi o eccessivo sfregamento; allo stesso modo, l’utilizzo di prodotti per la cura dei capelli non adeguati può portare alla formazione di croste. Queste, nella maggior parte dei casi, sono innocue e guariscono spontaneamente nel giro di poco tempo senza particolari trattamenti, ma qualora persistessero potrebbe essere necessario sottoporsi a una visita dal proprio medico di base o da uno specialista per ricevere indicazioni precise sulla terapia da intraprendere; solitamente questa consiste nell’assunzione di farmaci antibiotici o antifungini. L’avvertimento più importante è quello di non grattare le croste: sebbene il prurito e l’irritazione che possono scatenare possa portare alla tentazione di sfregare il cuoio capelluto, quest’azione va assolutamente evitata per evitare che la condizione si aggravi. Infine, è sempre consigliato rivolgersi a uno specialista per ottenere un consulto mirato prima di intraprendere rimedi “fai da te” che potrebbero peggiorare la situazione.
FAQ
Quali sintomi possono essere associati alle croste in testa?
Le croste in testa possono presentarsi in associazione a prurito intenso, forfora, sensazione di bruciore, rossore e, in alcuni casi, perdita dei capelli nelle aree interessate. È fondamentale monitorare i sintomi e contattare un professionista per ottenere una diagnosi corretta.
Grattare le croste in testa può causare la caduta dei capelli?
Non sempre lo sfregamento di una crosta sul cuoio capelluto causa la caduta dei capelli. Sicuramente, però, quest’azione andrebbe evitate, in quanto può allungare i tempi di guarigione della crosta stessa o portare allo sviluppo di un’infezione.
Le croste in testa guariscono spontaneamente?
Se non nascondono patologie sottostanti, le croste in testa scompaiono senza necessità di ulteriori trattamenti nel giro di circa 10-14 giorni. Se, invece, la causa scatenante è legata ad alcune condizioni mediche, i tempi di guarigione dipenderanno dal trattamento di tali condizioni.
Fonti
- Medicine Net, Why Do I Have Scabs on My Scalp? - Accesso in data aprile 2024
- Tricomedit Group, Croste in testa: cause, sintomi e rimedi efficaci -Accesso in data aprile 2024
- American Academy of Dermatology Association (AAD), Is your dry scal something more serious? -Accesso in data aprile 2024
- Medline Plus, Ringworm of the scalp - Accesso in data aprile 2024
- Medical News Today, What can cause sores or scabs on the scalp? - Accesso in data aprile 2024
- Mayo Clinic, Seborrheic dermatitis - Accesso in data aprile 2024
- Medical News Today, Picking scabs on the scalp - Accesso in data aprile 2024
- National Library of Medicine (NIH), Seborrheic Dermatitis and Dandruff: A Comprehensive Review
- Medline Plus, Dandruff, Cradle Cap and Other Scalp Conditions
- National Library of Medicine (NIH), Scalp Condition Impacts Hair Growth and Retention via Oxidative Stress
- Medline Plus, Psoriasis
- Medline Plus, Atopic dermatitis
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