La pelle è l’organo più esteso del corpo umano, il confine tra noi e il mondo esterno, che funge da preziosa barriera difensiva.

E lo fa grazie anche alla produzione di sebo, un fluido viscoso che, secreto da specifiche ghiandole (dette per l’appunto ghiandole sebacee), per lo più attraverso i follicoli pilo-sebacei (da dove nascono anche peli e capelli) raggiunge la superficie cutanea, idratandola e lubrificandola e contribuendo a costituire quella sottile pellicola protettiva, chiamata film idrolipidico.

Questo almeno quando la secrezione di sebo è nella norma, equilibrata. Ma non va sempre così: ci sono persone che fanno i conti con una ridotta produzione sebacea, che lascia in eredità una pelle secca, e altre, invece, che si trovano invece a dover gestire una pelle grassa per via del sebo in eccesso. In entrambi i casi, possono scaturire problematiche, non solo estetiche, cui si cerca di porre rimedio con specifiche opzioni di trattamento, ma anche adottando, per la routine di bellezza e pulizia quotidiana, cosmetici adatti all’uno o all’altro tipo di pelle.

Qui di seguito concentriamo l’attenzione in particolare sulla pelle grassa, conseguenza dell’eccesso di sebo: vediamo come riconoscerla, quali sono i fattori che ne determinano la comparsa, i rimedi e, quando possibili, le strategie per aver cura della pelle con queste caratteristiche.

Sintomi della pelle grassa

Le ghiandole sebacee sono distribuite su tutta la superficie della cute, tranne che sul palmo delle mani e sulla pianta dei piedi. Risultano generalmente localizzate in concentrazione e dimensioni maggiori, con una produzione di sebo naturalmente più elevata, in alcune aree del tessuto cutaneo, in particolare sul cuoio capelluto, sul viso e sulla parte superiore del torace e della schiena.

Ed è proprio sulla pelle del viso – in alcuni casi concentrandosi nella cosiddetta “zona T” (ovvero fronte, naso e mento) e risparmiando guance, contorno occhi e zona attorno alle labbra – che l’eccesso di sebo eventuale si fa notare di più, determinando comprensibile disagio in chi ne è interessato. Un aumento della produzione di sebo contribuisce infatti ad alterare il naturale equilibrio cutaneo: la cute appare particolarmente lucida e untuosa, con colorito non omogeneo, grana irregolare, pori dilatati, impurità e imperfezioni, come comedoni (noti popolarmente come punti neri), brufoli e brufoletti.

L’eccesso di sebo, insieme alle cellule di rivestimento dei follicoli pilo-sebaceei che si desquamano, può, infatti, facilmente ostruire i dotti follicolari, favorendo la comparsa dei comedoni e la proliferazione dei batteri che normalmente vivono a livello cutaneo, determinando il possibile sviluppo di processi infiammatori. La pelle grassa è spesso a tendenza acneica, cioè può più facilmente registrare la comparsa di acne volgare (detta anche giovanile perché tende a riguardare in particolare i giovani).

Cause della pelle grassa

Le ragioni per cui alcune persone soffrono di un’eccessiva produzione di sebo non sono sempre facili da spiegare e numerosi sono i fattori che possono essere coinvolti.

Prima di entrare nel merito, descriviamo brevemente come funziona la secrezione sebacea a livello cutaneo. Come abbiamo già avuto modo di anticipare, le ghiandole sebacee sono localizzate su tutto il corpo, tranne che sui palmi di mani e piedi, ma in alcune zone sono più concentrate e/o di dimensioni maggiori. La maggior parte delle ghiandole sebacee riversa il sebo secreto all’interno dei follicoli pilo-sebacei da cui poi sfocia, attraverso i pori, sulla superficie cutanea e su peli e capelli, dove svolge la sua funzione di idratazione, lubrificazione e protezione.

La produzione di sebo è stimolata dall’azione ormonale (in particolare degli ormoni steroidei androgeni) e varia nel corso della vita. Alla nascita le ghiandole sebacee sono attive per effetto degli ormoni androgeni materni trasmessi al neonato attraverso la placenta, ma cessato questo momentaneo effetto, restano sostanzialmente inattive fino alla pubertà: negli adolescenti, per effetto degli androgeni circolanti, la produzione di sebo subisce un incremento importante. L’attività secretiva delle ghiandole resta poi attiva più a lungo e in maniera maggiore nei maschi (dove tende a diminuire solo attorno a 60-70 anni), mentre nelle femmine si riduce già dopo la menopausa.

Mediamente, il tasso di produzione di sebo negli adulti è di 1 mg/10 cm2 ogni tre ore, ma c’è chi registra una secrezione molto maggiore e chi molto inferiore. Cosa determina un differente livello di produzione di sebo tra le persone? I fattori che possono entrare in gioco, da soli o in combinazione tra loro, sono diversi:

  • genetica: sembra che ci siano soggetti con una predisposizione a un’ipersecrezione di sebo e alla comparsa di pelle grassa
  • sesso maschile: come visto gli uomini in genere hanno una maggiore produzione di sebo, legata ai livelli normalmente più elevati di testosterone
  • questioni ormonali: poiché sono gli ormoni, soprattutto androgeni, a regolare la produzione di sebo, condizioni di squilibrio ormonale (o anche vere e proprio patologie) possono determinare una secrezione sebacea eccessiva. Nelle donne, per esempio, può succedere in caso di sindrome dell’ovaio policistico, che è connessa a un aumento dei livelli di ormoni androgeni
  • aspetti climatico-ambientali: numerosi studi hanno descritto un aumento della produzione di sebo durante la primavera e l’estate e in climi più umidi
  • uso di alcuni farmaci.

Ci sono, inoltre, fattori secondari che, pur non direttamente responsabili della pelle grassa, possono contribuire a scatenarne e/o peggiorarne i sintomi, come:

  • detersione della cute troppo frequente e/o eseguita con detergenti aggressivi o con movimenti per nulla delicati (come lo sfregamento), magari nell’intento di “sgrassarla”: la pelle così trattata, infatti, si secca e si irrita e può reagire con un effetto negativo “di rimbalzo”, ovvero con un incremento della produzione di sebo
  • l’uso di cosmetici, creme e prodotti per il make-up inadeguati, per esempio a base di oli o altre sostanze che favoriscono l’occlusione dei follicoli piliferi
  • la scorretta abitudine di passare la notte con il trucco, senza procedere a una pulizia del viso prima di andare a dormire: le impurità della giornata si accumulano nei pori, dilatandoli, e facilitando l’ulteriore comparsa di inestetismi e imperfezioni
  • l’esposizione al sole senza adeguata protezione solare: c’è la convinzione che i raggi solari possano “asciugare la pelle”, ma c’è invece il rischio che rendano la cute acneica
  • alimentazione: non risulta confermata una correlazione netta tra certi alimenti (sono ormai scagionati i cibi grassi) e la comparsa di pelle grassa e acneica in particolare, ma per esempio una dieta ad alto indice glicemico sembra possa contribuire a peggiorarne le manifestazioni (ad ogni modo un’alimentazione squilibrata e magari carente di alcuni nutrienti importanti non aiuta l’organismo in generale né la pelle in particolare)
  • toccarsi il volto con le mani sporche (che possono trasferire impurità e batteri) e spremere punti neri e brufoli: in questo modo si contribuisce a diffondere le imperfezioni e l’infiammazione.

 

Rimedi per la pelle grassa

Per contrastare la pelle grassa è bene affidarsi ai consigli del dermatologo, che può indicare trattamenti e rimedi su misura per aiutare a domare l’eccesso di sebo.

Nella gestione della cute grassa svolgono poi un ruolo importante i prodotti cosmetici da impiegare nella routine di pulizia quotidiana e cura della pelle (dai detergenti struccanti al tonico, dalla maschera purificante allo scrub esfoliante, dalla crema idratante a quella solare e alla lozione doposole): possono contenere sostanze dotate di una qualche azione terapeutica (purificante, seboregolatrice, cheratolitica ecc.) specificamente formulata per questo tipo di pelle e per la cui scelta e frequenza/modalità di impiego può essere utile ancora una volta affidarsi ai consigli del dermatologo.

Per esempio, per la detersione può essere consigliabile usare mattina e sera un gel detergente delicato, non schiumogeno, e con un pH 5.5, meglio se con risciacquo, mentre per idratare la pelle (contrariamente a quello che si può pensare, una pelle grassa è fragile e sensibile e ha bisogno di un’adeguata idratazione), si possono scegliere emulsioni leggere, prive di oli, a base per esempio di sostanze umettanti (come il glicerolo) o matrici idrofiliche (come l’acido ialuronico).

In combinazione con i trattamenti dermatologici e cosmetici, può essere valutato il ricorso a integratori alimentari specifici contenenti micronutrienti preziosi per la salute della pelle, che agiscono, da soli e in sinergia tra loro, per mantenere il naturale equilibrio cutaneo.

Come prevenire la pelle grassa

Agire a livello preventivo non è sempre possibile (soprattutto in caso di predisposizione o di presenza di alterazioni ormonali), ma si può tenere sotto controllo la pelle grassa, prevenendo il suo peggioramento. A tal scopo è bene ricordare di:

  • evitare di spremere punti neri e brufoli già presenti ed evitare di toccarsi la pelle con le mani non adeguatamente lavate
  • per la detersione, ricorrere a prodotti e gesti delicati, al mattino e a sera (e dopo attività che fanno sudare), coricandosi sempre con la pelle pulita e priva di tracce di trucco
  • evitare l’esposizione eccessiva e senza protezione al sole (anche per scongiurare altri rischi cutanei)
  • scegliere cosmetici e prodotti per il make-up non comedogenici, cioè che non favoriscono l’occlusione dei pori, non irritanti, a base d’acqua e non oleosa (per esempio, come fondotinta, si può scegliere un prodotto opacizzante in polvere)
  • mangiare in modo sano, vario ed equilibrato, cercando di assicurare al proprio organismo (eventualmente anche con l’ausilio di integratori specifici) i micronutrienti amici della cute.

Fonti

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