Alcune parti del viso subiscono di più gli effetti del tempo che passa. Il contorno degli occhi è una di quelle, in quanto la pelle in questa zona del volto perde compattezza ed elasticità prima che in altri distretti del viso e si segna con rughe che hanno la caratteristica forma a “zampa di gallina”, da cui il nome.
Le “zampe di gallina” si presentano come segni sottili, che partono dagli angoli esterni degli occhi e si allungano verso le tempie con una struttura a raggiera.
Nei primi decenni di vita queste pieghe sono evidenti soltanto quando i muscoli si muovono, e non sono visibili quando il volto è disteso. Questi segni naturali vengono definiti rughe dinamiche. Con il passare degli anni le linee restano impresse sulla pelle (rughe statiche) e diventano solchi via via più profondi.

Rughe a “zampe di gallina”: le cause

Le rughe a “zampe di gallina” sono causate da una combinazione di fattori organici e ambientali. Innanzitutto gioca un ruolo importante la mimica facciale combinata con l’invecchiamento cutaneo.
Il contorno occhi è una zona particolarmente delicata, con caratteristiche diverse da quelle del resto del viso. La pelle in questa area è più sottile, meno ricca di fibre elastiche e collagene e, a causa della scarsità di ghiandole sebacee, anche più secca ed esposta alla disidratazione.
Come se non bastasse, questo piccolo lembo di pelle è sollecitato da circa diecimila movimenti al giorno, tra battiti di ciglia e segni di espressione facciale, ottenuti grazie alle contrazioni continue di più di 20 muscoli mimici. Questi movimenti continui, che si ripetono ogni volta che si sorride, si corruga la fronte o si spalancano gli occhi, provocano linee sottili e rughe lungo le linee di piegatura della pelle.
Invecchiando, la pelle diventa fisiologicamente meno elastica e perde idratazione. Nelle donne, poi, a differenza degli uomini, subentra anche uno squilibrio ormonale determinato dalla menopausa. Gli estrogeni, infatti, condizionano la qualità e la struttura della pelle, stimolano il turn over cellulare e la produzione di collagene, elastina e altre fibre fondamentali per l’idratazione e l’elasticità cutanee.
Quando la pelle invecchia, perde la sua flessibilità e non è più in grado di tornare al suo posto perfettamente distesa. Questi segni, quindi, diventano caratteristiche permanenti. Questo accade generalmente a partire dai 30 anni. Una comparsa precoce dipende dalla predisposizione genetica, dal tipo di pelle (la pelle secca e sottile si segna prima, per esempio), dalla maggiore o minore espressività del volto e da alcuni fattori esterni che possono accelerare il naturale processo di invecchiamento.

Fattori che influenzano la comparsa delle “zampe di gallina”

Tra i fattori esterni che influenzano la formazione di “zampe di gallina” il più importante è sicuramente l’esposizione cronica ai raggi solari.
Grandi quantità di radiazioni ultraviolette di tipo A e di tipo B, tra i molti effetti che hanno sulla pelle, sono anche la causa principale delle rughe precoci: distruggono le fibre di collagene ed elastina che sostengono l’architettura cutanea, disidratano gli strati superficiali e profondi della pelle, aumentano lo stress ossidativo e diminuiscono le difese antiossidanti endogene.
L’invecchiamento cutaneo indotto dal sole si somma a quello dovuto al passare degli anni e uno degli effetti è una marcatura precoce dei segni di espressione, come capita spesso al viso di chi lavora all’aperto.
Anche il fumo può essere una ragione per cui le “zampe di gallina” diventano presto molto evidenti. Il fumo può infatti accelerare il processo di invecchiamento fisiologico della pelle, contribuendo alla formazione di rughe e ad altri cambiamenti nell’aspetto del viso. Non per nulla si parla, in dermatologia, di smoker face, ovvero “faccia da fumatore”. Oltre a segnare le rughe intorno agli occhi, il fumo è responsabile delle rughe profonde tra le sopracciglia, di borse e occhiaie, colorito spento e rughe intorno alle labbra. La nicotina, infatti, ha un effetto vasocostrittore: restringendo i vasi sanguigni riduce l’apporto di ossigeno e di sostanze nutritive alle cellule della pelle. Inoltre, i residui della combustione e il calore danneggiano le fibre elastiche, disidratano la cute e indeboliscono la capacità della pelle di rigenerarsi.

Gli studi degli ultimi decenni, inoltre, hanno dimostrato un’associazione significativa tra l’invecchiamento della pelle e l’inquinamento atmosferico. Specialmente il particolato (PM, ovvero particulate matter), le cosiddette polveri sottili presenti nell’aria che affliggono molte aree urbane ad alto traffico e industrializzazione, sarebbe direttamente coinvolto nell’invecchiamento precoce di viso, avambracci e mani, cioè le parti che restano più facilmente esposte all’aria nell’arco di tutte le stagioni.
Da qualche anno a questa parte, poi, si parla anche di digital aging, l’invecchiamento digitale, causato dalle emissioni di luce blu dei dispositivi elettronici con schermo a led, come tablet, computer e smartphone, davanti ai quali molti passano la maggior parte delle ore della giornata, per lavoro o per svago. Gli studi sono ancora all’inizio e non vi è ancora un consenso condiviso, ma certamente è stato dimostrato che la luce blu causa un aumento dello stress ossidativo cutaneo, fattore chiave dell’invecchiamento.

Rimedi contro le “zampe di gallina” intorno agli occhi

Per attenuare questo inestetismo si può fare ricorso a prodotti cosmetici, purché siano specificamente formulati per il contorno occhi. Una crema viso, infatti, potrebbe non essere tollerata dalla pelle delicata e sensibile di questa zona cutanea e potrebbe causare arrossamenti e irritazioni, pizzicore, screpolature e gonfiori. Generalmente i prodotti specifici non contengono profumi e hanno idonee concentrazioni di principi attivi.
Fino ai 30 anni è necessario in primo luogo idratare. Un buon prodotto contorno occhi idratante trattiene l’acqua nei tessuti, rendendo la pelle liscia e ben distesa. Una o più volte la settimana si possono utilizzare maschere idratanti o decongestionanti, che distendono la pelle e attenuano i gonfiori.
Dopo i 30 anni circa, è bene utilizzare prodotti antirughe con ingredienti che riducono la degradazione del collagene, antiossidanti come vitamine, polifenoli e flavonoidi, e con regolatori cellulari come retinoli, peptidi e fattori di crescita (GF), che aumentano la produzione di collagene.
Per esaltare la bellezza degli occhi e non mettere in evidenza le “zampe di gallina”, anche il trucco può aiutare. È utile l’utilizzo di primer occhi, da applicare sulle palpebre e in tutta la zona del contorno prima di procedere al maquillage. Questi prodotti “riempiono” le rughe esistenti, impedendo alle polveri del trucco di accumularsi nelle pieghe cutanee.
Per ulteriori rimedi è possibile affidarsi ai consigli del dermatologo o del medico estetico per valutare l’opportunità di fare ricorso a procedure di medicina estetica

Come prevenire le rughe a “zampe di gallina”?

Le “zampe di gallina” fanno parte del fisiologico invecchiamento cutaneo del viso e sono inevitabili, a meno di non fare ricorso alla chirurgia o a ripetuti trattamenti di medicina estetica.
È possibile però intervenire sui fattori che ne influenzano la formazione, rallentandone la comparsa e limitandone la profondità, usando alcuni semplici accorgimenti per rendere lo sguardo più fresco e giovane.

Limitare l’esposizione al sole e usare la fotoprotezione

Quando ci si espone al sole, anche per brevi periodi di tempo, è importante applicare sempre sul viso e intorno agli occhi una crema solare con fattore protettivo medio-alto. All’aperto è bene indossare cappello e occhiali da sole con lenti polarizzate, strumenti di protezione efficaci dai raggi del sole. Senza lenti scure sugli occhi, inoltre, si favorisce la continua contrazione involontaria dei muscoli facciali, che strizzano l’occhio per proteggerlo dalla luce intensa.

Curare l’alimentazione

Molti studi sono concordi nell’affermare che è possibile ritardare a livello sistemico l’invecchiamento cutaneo e migliorare le condizioni della pelle con un’alimentazione ricca di antiossidanti o con il ricorso ad appositi integratori che contengono micronutrienti importanti per il benessere della pelle.

Prendersi cura della pelle quotidianamente

Se la barriera cutanea è sana e funzionante protegge meglio dalla disidratazione e dalle aggressioni esterne. Quindi è bene scegliere accuratamente prodotti idratanti, per la detersione, il démaquillage e il trattamento della zona perioculare da abbinare a creme con un effetto antirughe.

Smettere di fumare

Indipendentemente dai danni che il fumo può causare alla pelle, vale sempre la pena di interrompere l’abitudine al fumo, responsabile di parecchie patologie, anche molto gravi. I danni alla pelle causati dal fumo non sono reversibili, ma rinunciando a esso si possono prevenire ulteriori effetti negativi sulla cute e sul resto dell’organismo.

Fonti

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