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La cura dell’aspetto fisico ed estetico di una persona passa da molti mezzi diversi e si basa, oltre che su insindacabili preferenze personali, anche su considerazioni e osservazioni oggettive. Tra queste, una delle più discusse e valutate è l’analisi del sottotono della pelle.

Se alcune tonalità di rossetto, alcune tinte dei capelli, alcuni colori nella scelta del look sono più efficaci di altri, infatti, la motivazione è spesso da cercare in questa specifica qualità della pelle che non sempre è facile da riconoscere. Proprio per questo motivo, ad esempio, un accessorio o un tipo di trucco fa un certo effetto su una persona di un determinato incarnato, e un effetto completamente diverso su una persona dal colorito differente.

A spiegare tecniche e strumenti per abbinare coscienziosamente colori e tinte al proprio sottotono della pelle, ci pensa l’armocromia, una scienza piuttosto precisa, che insegna come associare le nuance del makeup, del guardaroba e degli accessori che ci circondano al colore della pelle del viso, alla sfumatura degli occhi e alla tinta dei capelli.

Sottotono della pelle: cos’è

Prima di valutare quali colori indossare e quali sfumature valorizzano il proprio incarnato, è bene fare chiarezza sulla definizione del termine “sottotono” e dare qualche esempio pratico per capire come individuarlo con facilità.

Come suggerito dalla parola stessa, si dice sottotono della pelle quella sorta di ombra che accompagna il colore dell’incarnato, e che prescinde dall’intensità della carnagione. Il sottotono, infatti, è una qualità della pelle del tutto indipendente dall’abbronzatura o dal naturale colore della cute, che sia questo bronzeo, pallido o rosato.

Per dare un’idea più precisa del significato di sottotono, potremmo definirlo come “la temperatura” del colore della pelle, un concetto molto vicino a quello usato in fotografia, e connesso con alcuni aspetti tecnici del colore, come la saturazione.

Esiste, inoltre, una giustificazione “anatomica” all’esistenza del sottotono: sembra, infatti, che esso sia prodotto dalle combinazioni di più sostanze naturalmente presenti nell’organismo, come carotene, melanina ed emoglobina. La diversa combinazione di tali sostanze determinerebbe la gradazione di “calore” alla pelle. Questo, inoltre, è il motivo per cui stati di salute alterati o cambiamenti nell’alimentazione possono determinare piccole variazioni nel sottotono della pelle, che invece di base è fisso fin dalla nascita.

Il sottotono non va confuso, naturalmente, con il sovratono, che è invece lo strato di colore più superficiale della nostra pelle: di solito coincide con il sottotono, ma può anche avere caratteristiche del tutto opposte. Per essere più chiari, è al sovratono che ci si riferisce quando si definisce una carnagione (che può essere dorata, ambrata, olivastra, marrone e così via): è, infatti, il colore della pelle che si percepisce alla luce naturale, senza considerare la “temperatura” (calda o fredda) che è invece una caratteristica tipica del sottotono. Questo è il motivo per cui sottotono e sovratono spesso non coincidono: non è raro, ad esempio, che una persona dal sottotono caldo abbia un sovratono rosato (apparentemente freddo).

Sottotono della pelle: freddo, caldo o neutro

Sottotono della pelle: freddo, caldo o neutro

A dimostrazione del legame tra il concetto di sottotono e quello di temperatura, è il fatto che, in linea generale, esistono tre tipi di sottotono e che questi siano denominati “caldo”, “freddo” e “neutro”.

I sottotoni caldi si fondano su tonalità calde, che tendono ovvero al giallo, al dorato, alla pesca. Di conseguenza, le persone con un sottotono caldo hanno solitamente una pelle che tende a presentarsi ambrata, a prescindere dal colore scuro o chiaro della carnagione; la loro pelle, inoltre, reagisce bene al sole e assume un bel colore che tende al colore dorato. Il colore dei capelli o dell’iride degli occhi, solitamente, presenta tracce di rosso, ramato o dorato.

I sottotoni freddi, al contrario, posseggono una naturale sfumatura lunare, ghiaccio o grigio perla: si tratta, quindi, di un sottotono che appare su quei tipi di pelle che tendono al rosa, e sulle persone dai capelli biondo cenere oppure, su chiome scure, con riflessi bluastri. Le persone dal sottotono freddo, inoltre, hanno un’abbronzatura tendenzialmente rosata, o si scottano più facilmente.

C’è poi una terza categoria, molto meno diffusa, che è quella dei sottotoni neutri: sono quelli che tendono a confondersi con il colore naturale della pelle. Il sottotono neutro si può definire come quello in cui non prevale né una temperatura fredda né una calda. Si tratta di una condizione abbastanza rara ma molto fortunata per chi la eredita, perché avrà una scelta molto più ampia nella palette di colori da indossare.

Come accennato, fino alla vecchiaia avremo tendenzialmente sempre lo stesso sottotono: con il progredire dell’età però, sembra che il sottotono caldo tenda a “sbiadire” o a variare tendendo al neutro, mentre quello freddo si accentui ulteriormente.

Sottotono della pelle: come individuare il proprio

Sottotono della pelle: come individuare il proprio

Uno degli errori più comuni che si compiono quando si cerca di determinare il sottotono della pelle è quello di associarlo direttamente alla carnagione: questa operazione è molto rischiosa perché, come vedremo, esistono molte persone con pelle olivastra e sottotono freddo o, viceversa, pelle pallida o molto chiara e sottotono caldo. Da qualche tempo, inoltre, si è diffusa la moda di associare automaticamente il sottotono caldo al colore giallo o beige e il sottotono freddo al bianco e al rosa: questo modo di pensare è molto semplificante, sebbene faccia riferimento a presupposti corretti; consigliamo quindi di non banalizzare l’analisi cromatica e spendere un po’ di attenzione in più nell’individuare il proprio sottotono.

Esistono varie considerazioni da fare per determinare il sottotono di pelle (e solitamente non basta prenderne in esame una soltanto per optare con certezza per un sottotono o l’altro) e usare al meglio questa informazione nella nostra beauty routine: le più comuni e affidabili sono i metodi seguenti:

  1. Osservare le vene del polso o delle mani: se il colore delle vene tende al verde o al viola, è probabile che il sottotono sia caldo; se, invece, sono bluastre, si ha un sottotono freddo.
  2. Osservare le orecchie in controluce: in questo semplice test, le orecchie appariranno rosate con un sottotono cutaneo freddo. Arancioni o giallastre con sottotono caldo.
  3. Osservare il colore delle labbra: solitamente, alla luce del giorno le persone con sottotono caldo hanno labbra tendenti al pesca, mentre le persone con sottotono freddo hanno labbra dal colore più scuro e intenso.
  4. Osservare la sclera dell’occhio: la parte bianca che circonda l’iride è di un bianco acceso, molto limpido, quasi color ghiaccio nel volto dal sottotono freddo; è invece tendente all’avorio, o al bianco sporco, nelle persone dal sottotono caldo.
  5. Osservare l’abbronzatura: come accennato, un’abbronzatura dorata e intensa è di solito indice di un sottotono caldo, mentre un’abbronzatura rosata o tendente alle tinte rossastre è una buona prova della presenza di un sottotono freddo.

Sottotono della pelle: quali colori abbinare

Sottotono della pelle: quali colori abbinare

Come è facile intuire, per abbinare correttamente colori e carnagione è necessario tenere conto della temperatura dei colori e del sottotono della pelle: colori caldi si abbinano facilmente a sottotoni caldi, colori freddi si accostano meglio a sottotoni freddi. Nello specifico, si definiscono “colori caldi” quelle tonalità tradizionalmente associate dal subconscio a una sensazione di calore (e che, da un punto di vista scientifico emettono onde positive, come rosso, arancione e giallo); sono invece “colori freddi” le tonalità che inducono una sensazione di calma, di rilassamento, di malinconia (e che emettono radiazioni negative, come i blu, i violetti, l’indaco). Alcuni colori, inoltre, possono essere freddi o caldi in base alla specifica tinta. Si prenda ad esempio il colore rosso: un rosso fragola (colore freddo) si addice a una pelle dal sottotono freddo, un rosso corallo (caldo), invece, è la tonalità giusta per i sottotoni caldi.

Il sottotono ha un forte impatto anche nella scelta delle nuance del bianco: color ghiaccio, bianco candido, bianco tendente al celeste sono tutte sfumature adatte al sottotono freddo; panna, beige, color burro sono invece le tonalità che donano maggiore luminosità alla pelle dal sottotono caldo.

Ai sottotoni caldi appartengono anche il giallo, il verde smeraldo, l’arancio, il bronzo, il color ruggine, il rosso borgogna, il pesca; le persone con sottotono freddo dovrebbero scegliere, invece, il blu elettrico o il navy, l’azzurro e il lavanda, il rosa acceso (come il fucsia), il rosso lampone o il viola prugna. Come regola generale, inoltre, l’oro si addice più al sottotono caldo e l’argento o il platino al sottotono freddo: un consiglio da tenere a mente anche nella scelta di gioielli, accessori e bigiotteria.

Con questi pratici consigli e questi piccoli segreti di bellezza, sarà molto più semplice valorizzare il proprio incarnato e fare delle scelte d’abbigliamento con un atteggiamento più positivo di fronte allo specchio, come suggeriscono le ultime tendenze in materia di skin positivity.