Quanti tipi di capelli esistono: differenze in forma, spessore, densità

Quanti tipi di capelli esistono?
Capelli cimotrichi, ulotrichi e lissotrichi
Capelli lisci, ricci e mossi: le tipologie
Tipi di capelli: da cosa dipendono
Fonti

Esistono moltissimi tipi di capelli diversi: capelli lisci, ricci oppure ondulati, lunghi o corti, biondi o castani. Le caratteristiche dei vari tipi di chioma non si limitano però solo a forma, colore o lunghezza. I capelli si differenziano anche in base a struttura, spessore, quantità di sebo prodotta dalle ghiandole presenti alla radice ecc.

Conoscere la propria tipologia di capello è importante per prendersene cura, scegliere trattamenti e prodotti per lo styling specifici e mantenere così negli anni la salute e la bellezza della chioma.

Quanti tipi di capelli esistono?

La prima caratteristica che salta agli occhi guardando i capelli è il loro colore. Esistono infatti capelli biondi, castani (nelle varie tonalità da chiarissimo a scuro), neri, rossi e naturalmente bianchi. Quello che conferisce alla chioma il suo colore naturale è la melanina, un pigmento presente anche nella pelle, prodotto da cellule dette melanociti. La sua funzione è assorbire i raggi solari per proteggere cute e cuoio capelluto dai danni delle radiazioni. Nei capelli neri o castani è presente l’eumelanina, di colore più scuro, mentre i capelli biondi o rossi sono caratterizzati dalla feomelanina, più chiara. Con gli anni, la produzione di melanina diminuisce progressivamente e si osserva la crescita di capelli bianchi.

Il colore dei capelli, insieme a quello degli occhi e della pelle, è importante per conoscere il proprio fototipo. Capelli biondi, castani chiari o rossi, pelle chiara e occhi verdi o azzurri indicano che si è più sensibili agli effetti delle radiazioni ultraviolette e quindi ci si deve proteggere con filtri solari alti, per evitare danni alla pelle. I capelli neri o castano scuro, con occhi marroni e pelle olivastra o scura, indica un fototipo più resistente ai raggi del sole, che necessita però comunque di un’adeguata protezione solare.
Al di là del colore, i capelli possono essere suddivisi anche in tre grandi tipologie in base alla forma. Si parla infatti dei capelli cosiddetti lissotrichi, cimotrichi e ulotrichi.

Capelli cimotrichi, ulotrichi e lissotrichi

I capelli lissotrichi sono caratterizzati da una sezione tonda e regolare del fusto. In questo modo, all’interno della radice dove si forma il fusto, le scaglie di cheratina sono disposte in modo ordinato. I capelli sono quindi per natura molto lisci, forti e piuttosto spessi. Se non sono sottoposti a trattamenti che provocano stress alla fibra capillare, appaiono lucenti perché le scaglie di cheratina riflettono la luce. Questa tipologia di chioma è tipica delle popolazioni asiatiche. Possono dare problemi nello styling perché, essendo molto spessi e molto lisci, anche se acconciati con phon e bigodini, poco dopo tendono inevitabilmente a tornare lisci.
I capelli cimotrichi sono tipici delle popolazioni caucasiche o europee. Sono capelli con uno spessore in media di circa 70 millesimi di millimetro, ondulati o appena ricci. Questa forma è dovuta alla sezione ovale o ellittica del fusto. Immaginando di tagliare il capello vicino alla radice e di osservare la sezione al microscopio, si vedrebbe che non è perfettamente rotonda. Questa caratteristica fa sì che le scaglie di cheratina siano disposte in modo un po’ irregolare lungo il fusto e questo rende i capelli mossi soprattutto sulle punte.

I capelli ulotrichi (che significa ricciuti), infine, sono tipici delle popolazioni con pelle scura. La sezione del fusto è appiattita o concava, così il capello fuoriesce dalla testa con una particolare angolazione e le scaglie di cheratina si pongono in modo irregolare all’esterno del fusto. Il risultato è una chioma costituita da capelli ricci, con boccoli a spirale più o meno stretta. Questi capelli sono ricchi di volume, ma sono anche i più fini delle tre tipologie. È importante averne cura e fornire loro idratazione e nutrimento. In caso contrario possono facilmente trasformarsi in capelli secchi e crespi.

Capelli lisci, ricci e mossi: le tipologie

Nel corso del tempo, le tre tipologie principali di capelli hanno dato origine a numerose altre sotto-tipologie, con capigliature dalla struttura mista, a causa delle migrazioni dei popoli e delle unioni tra individui con diverse caratteristiche genetiche. Sapere a quale sotto-tipologia appartiene la propria chioma è importante, sia nelle donne sia negli uomini, per scegliere i trattamenti giusti di cui hanno bisogno nella routine di ogni giorno, decidere se è opportuno l’utilizzo di balsamo, maschera oppure olio e stabilire i rimedi opportuni in caso di capelli danneggiati oppure di caduta dei capelli.

Se si hanno capelli lisci e sottili, per esempio, è bene effettuare lavaggi frequenti con uno shampoo delicato, per mantenerli leggeri e ricchi di volume, applicando una piccola quantità di balsamo nutriente solo sulle punte.
I capelli mossi e a diametro sottile sono morbidi e ariosi, ma anche abbastanza fragili e possono risentire dello stress causato da prodotti aggressivi, da frequenti trattamenti o tinte e dall’uso di mollette, elastici e altri accessori. Per preservarne bellezza e volume naturale è bene asciugarli all’aria o con phon tiepido.

Chi ha i capelli ricci può avere boccoli medi, morbidi e ampi, a spirale, che si snodano subito dopo la radice scendendo verso le spalle, oppure “a cavatappi”. I capelli di questa tipologia sono ricchi di volume, ma possono incorrere facilmente nell’effetto crespo. Per disciplinare questa tipologia di chioma si possono utilizzare anche spray nutrienti oppure gel a base di acqua, passando poi tra le ciocche un pettine a denti larghi. Per trovare la soluzione migliore è comunque sempre bene seguire i consigli degli esperti.

Tipi di capelli: da cosa dipendono

I dermatologi, nel corso degli anni, hanno cercato di capire da cosa dipendono le diverse tipologie di capelli. In merito sono state formulate diverse ipotesi: le differenti colorazioni naturali della chioma, per esempio, sembrano essere legate all’evoluzione. È stato infatti ipotizzato che nei Paesi caldi, a forte irradiazione solare, si siano sviluppati i capelli scuri o neri in quanto consentono di assorbire i raggi solari e quindi di difendere il cuoio capelluto. Per lo stesso motivo, in queste parti del mondo si sono sviluppati i capelli ulotrichi caratterizzati da fibre disposte in modo irregolare, che filtrano maggiormente i raggi UV rispetto ai capelli lisci.
L’aspetto dei capelli (che possono apparire grassi, secchi ecc.) sembra dipendere invece dalla quantità di sebo prodotta dalle ghiandole presenti nel cuoio capelluto, che può variare nel corso della vita in base per esempio a cambiamenti nei livelli ormonali.

Fonti

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