Tipologie di attaccatura capelli

L’attaccatura dei capelli è una caratteristica personale, diversa da individuo a individuo, che ha la tendenza a cambiare con l’età.
Gli elementi distintivi che caratterizzano le diverse attaccature sono la forma e l’altezza rispetto alla fronte. Scopriamo insieme quali sono le principali tipologie.

Attaccatura dei capelli: tutte le tipologie

Pur essendo una caratteristica personale, esistono alcune tipologie comuni di attaccature dei capelli.
In base alla posizione, si distingue per esempio in attaccatura bassa, media e alta.
Nel primo caso la linea di origine dei capelli è molto vicina alle sopracciglia, e la fronte e l’intero viso appaiono quindi più piccoli.
Si parla invece di attaccatura media o mediana quando la linea di origine dei capelli si trova in una posizione centrale o leggermente spostata verso la metà superiore della fronte. Questa tipologia è comunemente considerata quella “normale” o comunque ideale, in quanto la fronte appare proporzionata rispetto al viso. Questo tipo di attaccatura può essere regolare, ma anche irregolare o asimmetrica, e la linea può essere dritta o arrotondata.
Un’attaccatura alta, invece, inizia alla sommità della testa, e di conseguenza il volto e soprattutto la fronte appaiono più ampi.
Le diverse tipologie di attaccatura possono poi essere distinte anche in base alla loro forma. Un’attaccatura dritta, per esempio, non segue la curva naturale della testa, ma forma una linea retta sulla parte frontale, con angoli piuttosto netti ai lati.
Ci sono poi attaccature che hanno invece una forma arrotondata, simmetrica e senza irregolarità, a U rovesciata (anche dette “a campana”): la parte più bassa si trova vicino alle orecchie, in corrispondenza delle tempie, poi la linea sale lungo i contorni del viso formando una curva con il punto più alto al centro della fronte. In questi casi la fronte può apparire di forma allungata.
Una variante di questa tipologia è l’attaccatura triangolare, nella quale la forma tondeggiante è sostituita da quella di un triangolo, con il vertice al centro della fronte o leggermente spostato da un lato.
L’attaccatura detta a “picco della vedova”, invece, ha una caratteristica forma a V, con la punta della V situata più o meno al centro della fronte.
È piuttosto comune, poi, avere un’attaccatura dei capelli irregolare, con un lato più alto dell’altro o con una linea frastagliata.
Infine, l’attaccatura dei capelli può essere caratterizzata dalla presenza di “ciuffi ribelli”, ovvero zone in cui una piccola parte dei capelli cresce in una direzione diversa rispetto ai capelli circostanti, creando un vortice. In realtà, i ciuffi ribelli possono comparire in qualunque zona del cuoio capelluto, ma sono molto comuni soprattutto all’attaccatura.

Attaccatura dei capelli nell’uomo e nella donna

Sia gli uomini sia le donne possono avere tutte le tipologie di attaccature dei capelli appena citate, ma alcune sono più comuni in un genere rispetto all’altro.
La forma e l’altezza dell’attaccatura, infatti, sono influenzate da diversi fattori, tra cui la genetica, gli ormoni, l’età e le abitudini di vita.
Le attaccature basse sono simili negli uomini e nelle donne e fanno apparire la fronte più stretta di quanto realmente sia. Negli uomini, è più comune nei giovani che non hanno ancora sperimentato la perdita dei capelli: un’attaccatura bassa e diritta, infatti, viene chiamata anche giovanile. Inoltre, quando l’attaccatura tende ad arretrare, l’effetto tende a essere meno evidente nelle persone con questa tipologia, perché la parte del cuoio capelluto che rimane esposta è minore.
Nella donna, l’attaccatura dei capelli più comune è probabilmente quella media o mediana, mentre nel genere maschile questa tipologia è presente soprattutto negli adolescenti e nei giovani adulti.
Nella donna, poi, sono diffuse le attaccature a campana, di tipo triangolare, a picco della vedova, irregolari e asimmetriche.
Negli uomini è comune l’attaccatura dritta e i ciuffi ribelli, soprattutto nelle persone con i capelli corti e un taglio o uno styling che non è in grado di controllarli.
Se le caratteristiche della naturale attaccatura non piacciono, è possibile intervenire con vari rimedi per modificarla e modellarla. Prima di tutto si può ricorrere a tagli di capelli e look studiati con il parrucchiere in modo da mascherare la forma della propria attaccatura. Per correggere un’attaccatura troppo bassa o in presenza di un picco della vedova il medico può consigliare la depilazione laser o l’elettrolisi.
Un’attaccatura irregolare e il picco della vedova possono essere corretti anche rimuovendo i capelli con una pinzetta e modellando la linea di crescita.
La tecnica estetica chiamata tricopigmentazione (o micropigmentazione) permette poi di tatuare il cuoio capelluto e l’attaccatura dei capelli per imitarne l’aspetto. I risultati così ottenuti non sono permanenti, ma hanno una durata che può variare tra 6 e 12 mesi, in base al tipo di pelle e alla qualità dell’intervento.

Brufoli all’attaccatura dei capelli: perché compaiono?

I brufoli che a volte si formano sul cuoio capelluto sono causati dall’infiammazione delle ghiandole sebacee e/o dei follicoli piliferi, che può essere provocata da alterazioni dei livelli ormonali, infezioni batteriche, eccessiva produzione di sebo, allergie o contatto con sostanze irritanti, scarsa cura e igiene dei capelli e del cuoio capelluto. La ricerca sembra indicare che anche la predisposizione genetica abbia un ruolo in questo processo.
Se si vuole prevenire la comparsa dei brufoli all’attaccatura dei capelli bisogna tenere conto di alcuni fattori che possono favorirne lo sviluppo: la pelle grassa, un’alimentazione poco equilibrata e ricca di grassi e zuccheri, lo stress, l’acne, l’utilizzo di prodotti per la cura dei capelli troppo aggressivi e l’uso prolungato di indumenti e accessori che coprono la testa, come cappelli, cuffie o caschi protettivi.

Alcuni miti da sfatare sull’arretramento dell’attaccatura

Con l’avanzare dell’età, soprattutto negli uomini, è comune osservare un arretramento dell’attaccatura dei capelli, con un processo graduale che di solito inizia intorno alle tempie, motivo per cui questa situazione è comunemente indicata con il termine stempiatura.
Lo stress, la cattiva alimentazione, alcune malattie e diversi tipi di farmaci (come antibiotici, prodotti per combattere l’acne, medicinali per abbassare il colesterolo ecc.), ma anche acconciature particolari possono favorire l’arretramento dei capelli.
In generale, negli uomini l’arretramento comporta un innalzamento dell’attaccatura, con una porzione maggiore di cuoio capelluto esposta, ma può assumere anche una forma a M molto profonda quando i capelli lasciano scoperte le tempie.
Nelle donne, la stempiatura è meno frequente ma non impossibile, ed è una situazione generalmente legata allo stress, allo stile di vita, alla genetica e all’assetto ormonale, soprattutto in gravidanza o in menopausa. Anche alcune abitudini legate al look, come acconciature che tirano troppo i capelli e che vengono portate a lungo, possono favorire l’arretramento della linea dei capelli nella donna.
La stempiatura nelle donne assume, di solito, una forma a M, con diradamento dei capelli a partire dalle tempie.
Un inizio di stempiatura può provocare apprensione: il consiglio è di rivolgersi al medico per una visita, che consenta di accertarne la causa e di individuare i rimedi più opportuni.

Fonti

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